Sabato 13 marzo 2021 – E – Da Pratarelle di Orvinio a Cima Casarene
Eccoci qui, alla seconda uscita montana di Arcoiris del 2021, sabato 13 marzo: mèta Cima Casarene. In realtà il programma prevedeva le Cascatelle di Cerveteri, ma la guida, che è saggia, ha preferito non farci correre il rischio di avventurarci in mezzo alla confusione dei vacanzieri della domenica (in questo caso del sabato), su un sentiero stretto e sempre ingombro di masse umane.
In questo lunghissimo annus horribilis le possiamo contare sulle dita delle mani le volte in cui siamo riusciti a muoverci dalla città per percorrere quei bei sentierini e carrarecce montani, per respirare un po’ di aria meno inquinata, per stare insieme come ci piace fare. Accontentiamoci, allora e cerchiamo di adeguarci alla normativa, alla prudenza e alle piccole gioie che riusciamo a vivere, magari insieme, come appunto è accaduto con l’ultima escursione.
Pensavo che saremmo stati in pochi, ma la convinzione, poi rivelatasi fondata, che saremmo presto entrati in zona rossa, ha fatto sì che ci ritrovassimo in 16 al luogo dell’appuntamento: le Pratarelle, non proprio puntuali, però. Vatti a fidare del navigatore! Silvia ha avuto le indicazioni ad escursione terminata…
Leva le scarpe, metti gli scarponi e via, cominciamo il percorso dalla carrareccia al sentiero che, a detta della nostra guida, era poco evidente. In realtà i segnali bianco/rossi erano abbondanti, sui tronchi degli alberi, sui sassi e sui rami dei cespugli; è stato utilizzato perfino il nastro (sempre bianco/rosso) che segnala buche e lavori, così per far sì che non dimenticassimo Roma ed i suoi perenni cantieri. La salita è lieve, la pendenza assolutamente affrontabile senza fatica, il bosco non è oscuro come la selva del Sommo poeta e questo ci permette di procedere tra chiacchiere ed osservazioni, confronti. “Questo è un crocus, guarda che bello” “No, non vedi che le punte dei petali non sono arrotondate?”, alla fine si scopre che appartengono alla stessa famiglia. Tra alberi maestosi e viole o violacciocche il camminare è piacevole anche grazie alla quasi assenza di sassi e rocce sporgenti che hanno “complicato” la nostra salita al Monte Gennaro dell’escursione precedente. Fatto sta che erano state previste due ore e mezzo per la salita e ci abbiamo impiegato molto meno tempo del previsto a giungere a pochissimi metri dalla Cima Casarene, dove ci attendeva la croce. Il popolo, tuttavia, ha deciso che, essendoci un magnifico spiazzo con dei bei massi comodi per sederci al sole a consumare il nostro magro pasto, ci saremmo fermati prima di quanto previsto dalla nostra magnifica guida Patrizia che ha poi confessato di aver calcolato dei tempi “larghi” pensando ad eventuali soste o a camminatori dal passo rilassato. Bene tiriamo fuori panini, insalate, acqua, frutta e cioccolatini e dopo qualche minuto di meritato riposo prendiamo la via del ritorno con il nostro andare tranquillo ed il nostro usuale chiacchiericcio. Si chiacchiera, ovviamente anche del vaccino: qualcuno si è prenotato, qualcuno ancora non ci rientra per l’età, ma tutti lo aspettiamo con ansia, così da poter riprendere la nostra attività con maggiore frequenza e regolarità.
Anche il ritorno è stato più breve del previsto e questo ha permesso a chi di noi voleva firmare per la legge di iniziativa popolare contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo, di arrivare in tempo. Eh sì, il nostro dovere civico ci chiama sempre.
Brava Patrizia, bravi amici di Arcoiris. Arrivederci a tutti con la speranza di tornare al più presto almeno in zona gialla.
Caterina
Roma, 22 marzo 2021
Grazie, Caterina. Grazie Patrizia e tutti i partecipanti che è sempre un piacere rincontrare.
Antonietta