numero 19 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk – febbraio 2022

Il 3 gennaio scorso ci ha lasciati, a quasi 85 anni, lo scrittore (e traduttore e docente e critico letterario e documentarista) Gianni Celati, viaggiatore-vagabondo, dalle pianure padane ai deserti africani.

In Verso la foce, raccolta di “quattro diari di viaggio”, pubblicato nel 1989 presso Feltrinelli, Celati racconta cammini da lui percorsi assieme al fotografo Luigi Ghirri nelle terre del Po, irrimediabilmente trasformate in un’unica periferia. Sono una serie di impressioni, svolte con applicazione quasi antropologica, che l’autore definì “racconti d’osservazione”.

Da Verso la foce:

“Camminando la linea d’orizzonte ti dice sempre che tu sei disperso in un punto qualsiasi sulla linea della terra, come le cose che si vedono in distanza. Bisogna cercare un altro punto con cui fare asse, e immaginare che ci si arriverà una volta o l’altra. Bisogna sempre riuscire a immaginare quello che c’è là fuori, altrimenti non si potrebbe fare un solo passo”.

Marina M.