Sabato 19 marzo 2022
T – Camminata con Picasso. Trekk urbano e visita alla mostra a Palazzo Rhinoceros (al Velabro)
La fervida mente di Luciano, essendo molto fervida, non si ferma mai ed è per questo che ci propone sempre nuove mete riuscendo a mettere insieme la bellezza artistica e quella del paesaggio della città eterna. Questa volta la passeggiata è breve, molto breve, appena 4 chilometri, con qualche lieve dislivello, è vero, ma solo perché Roma ha tanti colli e dall’alto mostra sempre qualcosa di sé che lascia a bocca aperta. L’amo che ci ha teso era la mostra dedicata al quadro Giovane Donna di Pablo Picasso al Palazzo Rhinoceros, sede della Fondazione Alda Fendi-Esperimenti; dove già tre anni fa, sempre il buon Luciano, ci aveva portato a vedere “L’adolescente di Michelangelo”.
Troppe divagazioni, torniamo al dunque. Il 19 marzo ci vediamo alle 10 alla fermata della metro Circo Massimo e siamo in venti e questo solo perché non si poteva prenotare la mostra per più persone, altrimenti con i ritmi che stiamo riprendendo saremmo stati molti, molti di più, almeno trenta, come spesso nei nostri trekking urbani prepandemia. Bel belli ci incamminiamo con il nostro passo lieve verso il Giardino degli Aranci costeggiando il Circo Massimo e già questo ci dovrebbe bastare quanto a bellezza… Andiamo ed ognuno di noi ripercorre con la mente le tante volte in cui ha passato “pezzi” della propria vita lì, in quel Giardino che incanta tutti. Chi ha amoreggiato, chi era con gli amici, chi ha accompagnato qualcuno perché dicesse “Ohhh, che meraviglia”, chi era ubriaco e chi “fumato”, chi ci è passato di giorno e chi di sera. Ognuno di noi ha i suoi ricordi, eppure ogni volta il suo fascino resta immutato. Ci vuole un po’ per trovare uno dei cancelli aperti, ma alla fine ce la facciamo, entriamo e ci affacciamo. In altri tempi ricordo che era sempre aperto, non era importante da dove si arrivava. Il giardino è pieno e per evitare assembramenti un po’ ci sparpagliamo, un po’ ci mettiamo in un angolo, ma tutti osserviamo estasiati ciò che ci si presenta davanti agli occhi e pensiamo dentro di noi “Tu pensa che fortuna che abbiamo a vivere in questa città”! Proprio così è talmente bella Roma, siamo talmente abituati a calpestare le sue strade, a passare per le sue piazze che abbiamo smesso di accorgerci di tanta bellezza, ci sembra normale, dovuta. Solo in rari momenti, magari quando c’è una luce particolare o quando scopriamo un angolo nascosto, oppure quando osserviamo da una prospettiva nuova ciò che abbiamo visto tante volte, il cuore si mette a battere forte, l’emozione ci rende muti e ci sentiamo pervasi da quel senso di stupore e meraviglia che colpisce i tanti turisti che la invadono.
Riprendiamo il nostro cammino, ci affacciamo sul lungotevere e tra una rampa e l’altra della scala che ci porterà verso Porta Portese ci fermiamo ad ascoltare Luciano che ci parla di Picasso, pittore longevo e prolifico, ma soprattutto sempre pronto a rinnovarsi. Ha dipinto tanto, ha attraversato e sperimentato tecniche diverse, ma una costante nelle sue opere c’è di sicuro: l’orrore per la guerra e l’amore per la pace. Pensiamoci bene: dal famosissimo Guernica alle numerosissime Colombe simbolo di pace. Quante ne ha disegnate ed amate prima di giungere a quel tratto che sembra appena accennato, stilizzato, della colomba con il ramoscello d’ulivo in bocca che spesso vediamo sulla bandiera della pace! Bene Luciano ripercorre tutti i processi che hanno portato il grande pittore spagnolo a donarci quel simbolo proprio mentre un colombo si trova a pochi metri sopra la sua testa, ma lui non si scompone.
Scendiamo, arriviamo a Trastevere e poi all’Isola Tiberina, scansando passanti e turisti, per arrivare in tempo all’appuntamento con la guida che ci presenterà La giovane donna, arriviamo anche qualche minuto prima ed entriamo con calma, dopo aver mostrato il nostro bel Green pass. Il quadro viene dall’Ermitage di San Pietroburgo ed in effetti fino ad un paio di giorni prima temevamo che i russi lo rivolessero indietro. La giovane guida ci parla della Fondazione Alda Fendi e poi ci illustra tutti i segreti del quadro, ci conduce nelle altre stanze piene di foto del grande artista ritratto in situazioni familiari o con personaggi importanti dello scorso secolo. Osserviamo, commentiamo e poi giungiamo in una sala dove è proiettato un video che mostra un lavoro per la scenografia di un balletto del Bolshoi curata da Picasso. Accipicchia quanto ha lavorato quest’uomo…
Saliamo ancora le scale di questo Palazzo meraviglioso dove è stato riunito il moderno con l’antico fino a giungere alla terrazza e, se volessimo, potremmo gustare un aperitivo o addirittura pranzare, ma le nostre tasche non sarebbero all’altezza dei costi, tanto che neanche lo chiediamo quanto ci verrebbe a costare un bicchiere di vino. Noi abbiamo molto di più: lo spettacolo che ci si presenta davanti agli occhi, e così ci ubriachiamo di bellezza senza aver neanche posato le labbra su un bicchiere. E chi se lo immaginava cosa si può nascondere tra un palazzo e l’altro del centro, quali e quanti giardini restano invisibili per tanti romani! Meno male che Luciano ci ha proposto questo trekking fuori programma. Grazie e ancora grazie.
Caterina
Avete avuto ragione Cate, io e la mia amica l’abbiamo fatto e non ce ne siamo dimenticate!!