numero 28 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk –agosto 2023
Sto rileggendo un’intervista a Jean-Charles de Castelbajac, forse il più ossimorico fra i creatori di moda, coloratissimo ed allegro nelle sue produzioni. Lo stilista, richiesto a proposito della visita di Giovanni Paolo II a Parigi nel 1997, quando fu chiamato a vestire qualche migliaio di sacerdoti e vescovi, racconta che il vescovo committente, all’obiezione che l’arcobaleno è anche il simbolo della comunità gay, rispose che nessuno ha il copyright sui colori. Ora, sorvolando sui pensieri circa una Chiesa povera e non à la page, che voi ed io potremmo fare, e pensando al nome e al simbolo scelto per la nostra associazione, riporto il testo biblico da cui il pirotecnico artista narra di aver tratto la prima idea per la sfilata – pardon, corteo di ecclesiastici – , derivante dalla storia dell’Arca. Così sintetizza Castelbajac: «“Se vedrai l’arcobaleno in cielo, ci sarà pace tra me e l’umanità». Così il testo biblico nella lezione della Cei: “Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra. Quando ammasserò le nubi sulla terra e apparirà l’arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e ogni essere che vive in ogni carne, e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne” (Genesi, 9, 13-15).
Marina M.
Grazie Marina. Questo pezzo mi piace assai.