numero 28 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk –agosto 2023
Da un articolo sul solito giornaletto dei supermercati Coop, che spesso cito (numero di luglio-agosto 2023, p. 17), scopro l’esistenza dell’associazione Compagnia dei cammini, che molti di voi già conosceranno. Io non la conosco e così vado ad approfondire un po’.
Dal 2010, continuando l’esperienza di una precedente associazione, la Compagnia, radicata in Veneto e Abruzzo, ma presente in molte regioni, organizza viaggi a piedi nel nome della salute fisica e mentale, del rispetto dell’ambiente, del mangiare biologico, dell’incontro con chi vive nei luoghi attraversati.
Simbolo dell’associazione una stilizzazione colorata dell’omino di pietre, che aiuta a trovare la strada giusta sui sentieri. Un decalogo semplice illustra la filosofia che ispira le loro camminate: lentezza, spirito di gruppo, apertura all’altro, ricerca dell’essenziale e abbandono del superfluo. Direi che, come Arcoiristrekk, siamo in sintonia. Il punto 9 sembra scritto pensando alla scientificità con cui il nostro Peppe, presidente consorte, ha sempre preparato lo zaino. Forse la Compagnia difetta un po’ sul versante enogastro… ma li perdoniamo e siamo disposti ad insegnare loro un undicesimo comandamento: “Alla sera mangia e bevi abbondantemente, perché hai consumato energie durante il giorno. Al mattino fai una robusta colazione, perché consumerai energie camminando. A pranzo vedi tu”.
Hanno convenzioni con negozi di attrezzatura da montagna, e di libri di montagna e cartografia, con strutture ricettive. Noi, per quel che ricordo, almeno fino a qualche anno fa, potevamo presentarci al Rifugio di via Ardea, già via Sannio, e dire di essere amici di Tonino Bellicapelli e strappare uno sconto sugli scarponi. Possiamo fare di meglio!
Le loro proposte di viaggio spaziano dal Piemonte alla Mongolia, dalla Marsica al Marocco. Spesso con annesso progetto di solidarietà. Particolarmente suggestivi mi sono parsi i Cammini di pace e il Deep Walking. I primi, attraverso approcci zen, yoga e simili, tendono a un viaggio entro sé stessi, all’insegna del silenzio, dell’ascolto, dell’incontro, di letture apposite (come facciamo nei nostri trekk urbani), nella consapevolezza che “non possiamo avere pace nel mondo se non abbiamo pace dentro di noi”, citando quel Thich Nhat Hanh di cui abbiamo parlato altra volta. Il Deep Walking accentua l’aspetto del cammino interiore e talune pratiche quasi ascetiche (sveglia presto e a letto presto, vegetarianesimo, meditazione, riduzione al massimo dell’impronta ecologica). Suggestivi sì, ma noi siamo quelli del panino con la frittata, della birretta post-escursione, dell’applauso alle cene dell’hotel Tiziana di Tre Berte … Però, però, una volta sarebbe bello provare a fare gli ascetici pellegrini!
Marina M.
Una volta sì, ma più in là nel tempo.