domenica 13 aprile 2025
E – Monte Gemma dalla Fonte di Santa Serena
E finalmente questa escursione è stata accompagnata da una vera guida, non come le due precedenti! Abbiamo potuto finalmente usufruire di un vero professionista: Bruno!
E nonostante la tradizione che voleva le sue uscite scarse di iscritti, questa volta eravamo iscritti in quindici.
Il passaggio per Supino è stato emozionante: c’era l’intero paese ad aspettarci, e tutti ci salutavano con dei rami di ulivo tra le mani! (solo più tardi, qualcuno tra noi, più informato delle cadenze della liturgia cattolica, ci ha detto che gli ulivi non erano per salutarci, ma perché si festeggiava la Domenica delle Palme).
Comunque siamo passati tutti indenni, prima che iniziasse la processione e chiudessero le strade.
Una lunga strada di montagna, con meno buche di alcune strade di Roma, dieci chilometri molto panoramici, ci ha portato all’inizio della nostra camminata: il pianoro carsico di Pian della Croce, noto anche come Fonte di Santa Serena (ma la fonte era più in basso).
Lì ci siamo contati: erano undici compresa la guida, più precisamente Brunoantoniettalambertosabrinaedoardofernandafabriziopaolakatharinagiuseppe e Mario, un nuovo iscritto, nuovo ma vecchio di camminate. Era nientemeno che uno degli allievi di Bruno nel CAI giovanile, cinquanta anni fa!
Il percorso si snoda inizialmente attraverso una faggeta, per poi proseguire su terreni più rocciosi e alternati tra boschi e tratti aperti.
Dopo pochi minuti di cammino, eravamo già snocciolati su diverse decine di metri e questo andare indisciplinato, tipico di Arcoiris, è proseguito fino alla cresta della cima.
La grande croce del Monte Gemma si affaccia su un panorama ampio che spazia dal sottostante (molto sotto, mille metri più in giù) Supino, fino al Tirreno e al Circeo.
Che dire? Era l’ora giusta e ognuno ha tirato fuori dallo zaino il necessario per il pranzo; come di consueto, qualcuno ha girato offendo la cioccolata o la frutta secca.
Siamo ridiscesi per un altro sentiero, più ripido e panoramico, attraverso una faggeta, fino a ritornare al punto di partenza. Un saluto a chi partiva subito, e poi sosta a una pizzeria del paese, dove ci attendevano birre e focaccia calda.
Un saluto e pronti per la prossima escursione: Monte Nuria, sempre con Bruno.
Giuseppe