Domenica 12 luglio E – Marsia e dintorni. Tra i faggi e i prati dei Monti Simbruini.
Il sole di Marsia
Cara Elsa, nell’ultima escursione prima della pausa estiva eravamo chiamati ad una difficile prova. Noi abbiamo tentato e ci siamo pure riusciti! Domenica il sole non ci ha abbandonato!
Insomma, nonostante la tua assenza, il sole brilla alto sulle cime e sui boschi verdissimi dei Carseolani. Un sole bellissimo, una temperatura gradevole, una compagnia numerosa e “bella”. In una parola: Arcoiris!
Stavolta abbiamo addirittura due nocchieri: Maurizio con vocione e bastone a condurre il gregge e la “mitica” Roberta a far da dolce contrappeso.
Alle 9 sul piazzale d’asfalto un po’ sgarrupato di Marsia quello che doveva essere un piccolo manipolo si trasforma in un battaglione. Siamo in 19 e con la nostra vivace presenza sconvolgiamo i ritmi del bar di Italo.
Ci si saluta. Baci, abbracci, caffè, cappuccino, toilette, scarponi da infilare, macchine da parcheggiare… un grido si alza alto nella vallata “nnamo un po'”. Cara Elsa lascio a te il compito di indovinare a chi appartenga quella voce che perentoriamente ci ricorda che s’è fatta “una certa” e che noi, in fondo, si sta lì per camminare!
Il percorso inizia con un tratto abbastanza ripido. Si procede nel bosco un po’ silenziosi, un po’ addormentati, no, forse solo un po’ ansimanti.
Poi il sentiero spiana e, vai, parte la chiacchiera. Si procede a gruppetti di 2/3 e chi fa l’elastico su e giù lungo il serpentone dei camminatori coglie frammenti di dialoghi. “Che vergogna essere italiani con questo Presidente del Consiglio”, “hai visto la Pezzopane con quel gran pezzo di Gorge?”, “ma hai sentito di quel coordinatore del PD violentatore?”, “oggi le vacanze non si fanno più come una volta: un giorno qui, una settimana là”, “carino il rifugio sul Sirente ristrutturato dalla nostra associazione gemella!”. Insomma, cara Elsa, sembra di partecipare ad un congresso del PD con alcuni tutti concentrati sul tema principale e altri che, a latere (nei congressi lo si fa nei corridoi) si appassionano di tante altre cose.
Ma c’è anche chi non si perde in ciance. Benedetto e Rocco scandagliano boschi e prati palmo a palmo. Il risultato è un bel bustone di funghi da gustare con squisiti spaghetti (almeno così suggerisce Alessio!).
Si arriva in cresta, la visuale spazia dal lontano Monte Viglio al maestoso Velino. Davanti a noi un mare di verdissimi faggi. Uno spettacolo straordinario.
Sarà questo panorama, saranno le energie acquisite col pranzo, sarà il lungo riposo per la digestione, sta di fatto che la via del ritorno vede scendere in campo Massimo, Peppe ed Eugenio. Le battute cominciano a susseguirsi una dietro l’altra e neanche le peggiori minacce di punizioni corporali riescono a porre un argine. Alcuni falchetti che volteggiano sul Monte Midia osservano … stupiti, veramente stupiti! (così avrebbe detto il sommo Poeta*).
La discesa, cara Elsa, come si poteva concludere? Ovviamente al bar da Italo. Chi prende una birra, chi il magnum, chi il cremino, chi il biscotto, chi i semini, intanto perfino il juke boxe e il biliardino entrano in funzione.
In questo scenario così frenetico Italo, alla cassa, è messo a dura prova da tante richieste. I prezzi poi chi se li ricorda! “Quannu si simu ‘mparati su finiti” è la considerazione sconsolata del tranquillo barista della tranquilla Marsia!
Insomma finiamo mangiando e bevendo sulla terrazza del bar a goderci un bellissimo sole.
Cara Elsa puoi andare orgogliosa dei tuoi allievi.
*) per sommo Poeta si intende Francesco Guccini.
Infine una citazione d’obbligo per i componenti della “bella compagnia”: Maurizio, Roberta, Luciano, Lucilla, Massimo, Caterina, Nadia, Alessio, Benedetto, Diana, Filippo, Elisabetta, Rocco, Marina, Eugenio, Paola, Peppe, Patrizia, Katharina.
Buona estate a tutti!
Luciano