30 gennaio 2005

Domenica 30 gennaio – E – Sul Monte delle Fate

Amaseno – Monte delle Fate

Tempo di percorrenza 6 ore
Difficoltà: Facile
Partenza: Amaseno (112 mt.)
Arrivo: Monte delle Fate (1090 mt.)

Giunti nel centro del paese di Amaseno, in automobile ci si porta in direzione Monte Rotondo, e dopo alcune svolte (a destra poi a sinistra due volte) e svariati chilometri arriviamo a Casa Ravicelle dove si abbandona l’auto. Siamo in prossimità di un tornante, e da qui inizia il sentiero. Il percorso inizia subito in salita, e dalla strada sterrata che si sta percorrendo si passa via via assottigliandosi ad un più tradizionale sentiero, che da lì a poco lasciandosi alle spalle una roccia segnaletica che imponeva la deviazione verso destra, si inoltra nel bosco. Usciti dal bosco ci si ritrova in una radura con dai curiosi massi che denotano delle vere e proprie forme geometriche, e dopo pochi passi ci si rimette nel bosco stesso in questo tipico e caratteristico dentro fuori. Questa volta tornando all’aperto, in prossimità della Sella Palombi (mt. 723) il panorama inizia a diventare qualcosa di fantastico, infatti guardando verso il basso, lo sguardo si perde ora verso il mare e le Isole Pontine, ed ora verso il lago di Fondi (il più vasto di tutta questa pianura con i suoi 381 ettari, e non solo, basta pensare che vanta 80 diversi specie di arbusti e ben 16 esemplari di pesci nelle sue acque, non solo di acqua dolce, ma anche salmastra e salata) presente lì sotto e non troppo distante. Proseguendo verso la cima in perfetta salita si punta a sinistra e ci si ritrova di nuovo nel bosco (prendendo la destra il sentiero conduce verso Sonnino ed il Monte San Biagio). Quasi ci siamo, il bosco lo si abbandona definitivamente, la vegetazione diventa meno fitta, immensi prati di salvia caratterizzano la vetta, e giungiamo alla cima del Monte delle Fate (mt. 1090), dove la visuale lascia senza fiato: si spazia a 360°, ed i Monti Aurunci e Lepini si vanno ad aggiungere alle meraviglie che già più sotto si potevano ammirare (mare, Lago di Fondi …). Il Monte delle Fate deve il proprio nome ad una leggenda che immancabilmente la accompagna e caratterizza, forse spinta dalla fantasia popolare, quella che narra la presenza di questi personaggi (fate per l’appunto) all’interno di una delle grotte prcsenti sul suo territorio, tra l’altro nei pressi della vetta, dove non si sa se per magia o per quale altro motivo si trovano ancora fiori di una certa rarità. Per ritomare alla “base” basta ripercorrere a ritroso tutto il tracciato utilizzato durante l’ascensione.

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