Sabato 10 e Domenica 11 luglio 2004 – E Monti della Laga e Gole del Salinello
Monti della Laga e Gole del Salinello ovvero AVVENTURE NEL TRONTO. Siamo partiti, come al solito in ordine sperso; Tonino, il nostro vicepresidente, è stato puntualmente assente, avendo sconfermato la conferma alla sua partecipazione. L’uscita era stata programmata per il mese precedente, poi qualcuno ha pensato che mandare da soli Gianni Abramo e me era sconveniente per il buon nome dell’associazione e la Direzione ha rinviato la gita. Arrivati in località Pretare di Arquata del Tronto, abbiamo constatato che i parrocchiani (di non so quale paese, ma comunquemarchigiani come Luciano!) non avevano lavorato molto durante l’anno e i lavori di restauro della loro casa per ferie non erano andati avanti granché. Così ci siamo trovati dinanzi a due stanze completamente vuote (ma piene di polvere e calcinacci) e a altre due stanze piene di materassi e lettini (in catasta): il nostro primo obiettivo da raggiungere era mediare tra le stanze, cioè portare letti e materassi nelle stanze vuote, o viceversa (cioè no, viceversa non è possibile). Dopo cinque minuti, Lucilla era in completo da Fulgida s.p.a. e ci siamo rassegnati all’opera di pulizia, non senza avere contato le prime defezioni: Flavio, Emma, Diana, Benedetto e Rita hanno confessato di avere problemi con la polvere, con la vita di caserma, con la schiena, e comunque avevano già prenotato in uno stupendo alberghetto con vista sul lago in località Borgo di Arquata.
Insomma, dopo le mie solite lamentele sulla troppa democrazia all’interno di Arcoiris e dopo un’ora di lavoro, intervallate da manifestazioni di protesta degli operai della Fulgida s.p.a. che mal tolleravano i metodi da Kapo della capo-squadra, abbiamo approntato i nostri nidi per le notti successive (materassi a terra e sacchi a pelo – sicuro che non c’era più posto nell’alberghetto?). Nella prima stanza, in sei: Luciano, Lucilla, Franco, Denise, Nadia (IL PRESIDENTE) e me; nell’altra stanza, Gianni con la sua gianninette (Gianni, poi di’ che non ti vogliamo bene – Daniela, non ci volere male!).
(N.D.R.: gianninette: nome comune dato alle accompagnatrici di Gianni, che in questa occasione era la simpatica Daniela, che spero ritorni – senza Gianni).
Nel frattempo, gli amici parrocchiani continuavano a lavorare e a guardare con aria strana questa gente che veniva in vacanza a dormire per terra; ma erano tutti molto simpatici e accoglienti, tranne uno, che mi voleva prestare un rastrello per pettinarmi!
Dopo la consueta cerimonia serale (cena a base di piatti tipici locali: amatriciana, grigliate, olive all’ascolana, ecc.) e una notte tranquilla, l’indomani, sabato 10 luglio, ci siamo presentati all’appuntamento con il nostro accompagnatore, Piero, che, dopo averci guardato tutti insieme (che belli!), ci ha comunicato che aveva cambiato programma, scegliendo un itinerario meno faticoso. Non so che cosa avesse voluto farci intendere.
La passeggiata ci ha portato verso una località a Riserva Naturale, con una serie di laghetti di nome Lago Secco (ne abbiamo contati quattro, anche se qualcuno sosteneva che stavamo vedendo sempre lo stesso).
Nella ennesima ricerca del Lago Selva, è stata coniato il proverbio: “Come cercare un lago in un pagliaio”. Il giorno dopo, gita alla Gole del Salinello, attraverso il torrente omonimo e salita verso Castel Manfrino: anche qui, ennesima dimostrazione della involuzione democratica dell’associazione (come già accaduto nella gita precedente): superate le gole, una parte del gruppo ha deciso di ritornare indietro; la parte rimanente ha continuato fino a un ponticello, nuovo sbraco, e solo un drappello di disperati ha raggiunto la meta di Castel Manfrino. Insomma, troppa democrazia! Presidente, riprendi in mano la situazione! (Al momento di scrivere, ho saputo che l’uscita al Gran Sasso ha visto una maggiore disciplina, grazie alla guida granitica del Feld-Maresciallo Livia Steve). L’uscita si è conclusa con il gelato e con gli auguri a Nadia, in partenza per la Namibia con Avventure nel Mondo (è tornata e ha raccontato che è stata una bellissima esperienza!).
A presto, dalla redazione di AVVENTURE NEL TRONTO!
Peppe