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Resoconto dell’appuntamento straordinario

Marina Conti

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Un appuntamento straordinario veramente, dedicato alle donne e all’8 marzo (in verità  si è poi svolto la domenica successiva, ma a noi va benissimo, vogliamo parlare di donne tutto l’anno).

Ci incontriamo davanti alla Fondazione Alda Fendi, chiamata Rinoceros Galleria, che si trova in via dei Cerchi 22, in un palazzo romano ristrutturato nel suo interno dall’architetto francese Jean Nouvel, dedicato a mostre ed esperimenti artistici. Lo stile è sobrio ed essenziale ma di grande raffinatezza; con trompe l’oeil e proiezioni sui muri interni e nel cortile. I tre piani comprendono spazi per le mostre, alcune camere dedicate a ospiti e all’ultimo piano, un ristorante sul terrazzo.

Abbiamo potuto ammirare l’adolescente di Michelangelo proveniente dall’Ermitage e alcuni suoi disegni di progetti.  Nella sua illuminazione calda, la bella scultura trasmetteva una forte emozione. Saremmo rimasti  volentieri ancora del tempo a girare intorno a goderci l’eccellente lavoro.

Usciti dal bel palazzo ci avviamo verso il ghetto attraversando il portico d’Ottavia, proseguendo poi attraverso il rione Campitelli, passando davanti alla Chiesa Santa Maria in Campitelli, alla fontana delle Tartarughe, agli imponenti  palazzi nobiliari. Bella passeggiata intervallata da letture sempre interessanti scelte da Luciano.

Ritornando nel ghetto, in via della Reginella, passiamo davanti alle Pietre d’inciampo della famiglia di Settimia Spizzichino. È incredibile il potere di evocazione che hanno queste targhe. Ti  fanno rivivere il rastrellamento del ghetto: leggendo nomi ed  età dei componenti della famiglia, si hanno davanti tutti, nonni, genitori, la bambina di 2 anni. I brani letti da Massimo sui ricordi di Settimia della sua prigionia nei Campi di Auschwitz, ci hanno rese ancora più vive e presenti le atrocità di quella realtà. Una sua considerazione, espressa all’arrivo nel campo, alla vista delle condizioni delle altre prigioniere, “ma che posto è questo” dice più di tanti dettagli.

Costeggiando il Foro Boario ci avviciniamo a Piazza del Campidoglio, passeggiata sempre intervallata da letture in una Roma come mi appariva tanti anni fa, con poca gente, luce calda e discreta, scorci e viste, come soltanto Roma può offrire.

 Ci godiamo la piazza, sempre accompagnati da Michelangelo, per sederci poi sulla scala a ridosso verso i Fori, dove sempre ammirando la vista spettacolare, ascoltiamo Giulia che legge un vocabolario sfizioso, con modi di dire che al maschile paiono innocenti, ma che messe al femminile… non lo sono altrettanto.

Ritornando verso il punto di partenza, nella Piazza davanti alla Chiesa Sant’Anastasia al Palatino ci accolgono Lucilla e Caterina con un aperitivo en plein air simpaticissimo e ben fornito, non ci manca nemmeno la compagnia di un senzatetto.

Henriette

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