Un timido pezzetto di desiderio
anche contro l’evidenza dei fatti,
ma ecco che una stella cadente
abbandona la sua gente
veloce e precisa
si perde nel morbido nero.
E nella mia città
nella sua troppa luce senza senso,
nel buio cattivo e insidioso,
ci sono stelle fisse,
inespressive e fredde,
tutte uguali, ai bordi delle strade.
E ognuna di loro non sa di sé,
s’è scordata di vivere,
non soffre,
non respira più.
Anche il mio desiderio,
sbiadito
non sa più di esistere
… io spero stia solo dormendo.
Questo cielo che non vorrei più mio, non sa
dei pezzetti di luce che corrono
nel loro sospiro di vita vera
verso quel morbido nero
come grembo di madre
come terra accogliente.
22 settembre 1978