Andarsene lontano, lontano, lontano
Dove nessuno mi conosce,
e ricominciare con dolcezza,
con tenerezza nuove.
Non avere più paura, conoscere me stessa
nella confusione,
ma con curiosità e fiducia,
in me, negli altri, o nell’amore?
Potersene andare via con il vento,
non quello leggero,
quello violento a cui è dolce abbandonarsi.
E lui passa sul mio viso bagnato
e mi dà freddo:
mi sento me stessa.
Una sensazione, un piacere
che ora è solo mio e poi forse chissà…
ma non so cosa preferisco
adesso.
E le false sicurezze disperate
l’abitudine e le illusioni,
tornano a coprire questi momenti,
ma ogni giorno con più debolezza.
12 giugno 1978