un po di te

1998 – Mercantour

Redazione

lbaldini

Un po’ di Te  – parte 5


Sulle tracce del Re – 1998 – Mercantour

Ouverture

Quando in quota faccio il trek
– sì, mi piace pane e speck,
ma mi piace assai di più
– far le cime per l’insù
con la lingua rimpastata,
– quando l’acqua è consumata,
col sudore che ti scola
– e l’arsura nella gola.

E se il freddo sopravviene,
– gela il sangue nelle vene,
senti spilli nelle dita
– ed un tremito ti avvita ;
mesto in fondo al gruppo arranchi.
– Spenti gli occhi e i piedi stanchi,
ti ritrovi a smadonnare :
– “ma non era meglio il mare?”.

Quando dura è la salita
– e più costa la fatica,
stringi i denti con furore.
– Ma ti torna il buon umore,
se, fra pietre sdirupate,
– le marmotte un po’incazzate
fanno fischi lancinanti
– che zittiscono gli astanti.

Vallee des Merveilles

Anche se neve non c’è
– les merveilles son tantè :
niente asfalto, ne pave
– fiori i e funghi a volonté
Ma lasciam I’alta poesia :
– che bisogna dare il via
all’ azion del prenotare
– dove poi si vuole andare.
“Pronto, qui c’è Musumeci
– detto Peppe dagli amici”,
“Mais c’est Peppe che réponde :
– forse un pe Lei se confonde” ;
“Oui, me sent imbarazze
– ho chiamato me, bon dieu!”.
Tanta guida ci è toccata
– pensa in coro la brigata :
sai che grande confusion,
– se confonde aussì les zon…

E’ successo in Boreòn

Ade insieme con Patrizia
– (ecco, è nata un’amicizia!),
sono scese a S. Martino
– un paese Ià vicino:
non son tante le occasioni
– per comprare gli scarponi.
Sono scese in autostop:
basta avere il vento in pop..,
E d’un tratto un clacson suona
– tutta I’aria ne rintrona,
sto d’un salto sulla porta
– ma il miraggio ha vita corta:
no, non era la Ferrari
– di due giovani in affari,
fulminati lì per lì,
– ma la tromba di un taxi.

La vipera di Terme

“Occhio verde, crine biondo,
– la piu dolce sei del mondo”:
così recita un mottetto
– che qui a Terme fa difetto.
A servirci c’è una bionda
– che con noi fa I’iraconda:
ci spedisce a un angoletto
– malcelando il suo dispetto,
senza amore, né bonta,
– perché siam del TIGGIA.
Giusta vien la rappresaglia
– contro un’asina che raglia:
c’è la rabbia di Gualtiero
– che altercar non gli par vero,
s’alza al volo, fa uno scatto.
– Come fa col topo il gatto.
La strattona con la zampa
– mentre d’ira il viso avvampa:
“Senti, pupa, vacci piano.
– Dacci in fretta il parmigiano !”
L’indomani e gia in vedetta
– e pregusta la vendetta :
“Voi farete colazione
– coi commessi allo stanzone,
dove stan depositati
– dolci e frutti malandati…”

Balli e Pupe

Hotel Royal, gran soirée
– con I’orchestra demodèe
solo suoni per un po’
– poi son balli e gigolo
la regina delle piste
– freme tutta, non resiste
lancia sguardi di maliarda
– e l’effetto no, non tarda :
” Prego, vuol ballare con me ?”
– “Oui, je suis très enchantée…”
E volteggia sul parquet,
– con movenze un poco osé…
“Signorina, lei è una piuma”
– dice, e il valzer si consuma.
Sul finire lei confessa:
– “Son sposata” … e il ballo cessa…
“Mi dispiace, son contrito;
– chiedo scusa a suo marito…”
“Ma suvvia, ma si fìguri…;
– non facciam degli atti impuri”.

Scarpe e scarpette

Chi del trekking fa esperienza
– mangia con incontinenza:
pasta, carne a volontà,
– e il pan che avanzi, no, non va.
E’cosi c’è Ia scarpetta:
– basta farla in tutta fretta,
che non veda il cameriere
– quanto intenso è il tuo piacere.
Mentre parla di propano,
– Ade allunga la sua mano
nel vassoio col sughetto
– pregustandone il diletto;
ma con grande meraviglia
– piu non trova la stoviglia:
tolto ha il piatto (alla malora!)
– la solerte servitora.
Dell’evento vuoi un perché?
– La morale sai qual è?
Se un bel sugo ciài nel piatto
– fa che non ti sia sottratto:
se non bastano le mani
– c’è la lingua, come i cani….

Un bisogno va sempre soddisfatto

Specialmente se sei donna
– ma non vesti con la gonna,
quando scappa la pipì
– non dovresti stare qui:
siamo senza la toilett
– devi farla in tutta frett,
dietro un masso o un alberello
– come suole il pastorello.
E cosi Elsa e Patrizia
– chi un goccetto e chi a dovizia,
e Adelaide in compagnia
– se gli scappa per la via,
vanno in luoghi assai lontani per nascondersi ai cristiani ;
lo zampillo fanno al volo… , ma le osserva… un capriolo.



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