Sabato 22 e Domenica 23– Castel del Monte e dintorni
Appuntamento
Venerdì 21settembre alle ore 17,30 a via dei ciclamini, 24.
Si imbocca l’A24 e si esce al casello di Assergi e poi ci si dirige verso Campo imperatore utilizzando la Statale 17 bis.
Monte Siella (2027 m)
Partenza: Campo lmperatore Fonte Vetica (1632M)
Dislivello:395
Tempo di salita: 3 ore
Segnaletica: giallorossa
Ritorno: al Vado di Siella – Fonte Vetica
Da Castel del Monte si raggiunge Fonte Vetica, dapprima con la S.S. 17 bis, poi, al bivio di S. Egidio, si prende il rettilineo che, in due km, porta al Ritugio di Fonte Vetica (1632 m).
Dal rifugio, aperto d’estate con servizio ristorante, si segue il sentiero che attraversa il rimboschimento a pineta, poi costeggia sinistra un canale e si inerpica rapidamente e con vari tornanti, fino alla Sella di Fonte Fredda (1994 m). Qui, si prosegue sulla destra (direzione SE) percorrendo la cresta che, con leggeri e dolci saliscendi, porta fino alla cima di Monte Siella (2027 m).
Dalla vetta si continua per la cresta opposta, un po’ più impegnativa, (direzione SSE) scendendo fino al Vado di Siella (1725 m). Da qui per sentiero, in direzione ovest, a destra, si scende nella piana e, con lungo percorso, oltrepassate le fonticelle, si torna a Fonte Vetica.
Vallone d’Angora
Partenza: Sorgente Vitello d’oro (560m)
Dislivello:780
Tempo di salita: 4 ore
Segnaletica: giallorossa
Ritorno: al Vado di Siella – Fonte Vetica
Magnifico itinerario che percorre l’unico vero canyon del Gran Sasso. Da Farindola si raggiunge la cascata del Vitello d’Oro e si lascia la macchina al termine della strada asfaltata in localita Mortaio d’Angri. Si imbocca un evidente sentiero che parte oltre una casa abbandonala e si mantiene sulla destra (sinistra orografica) del fiume fino ai suggestivi ruderi delle Case dei Buoi (786 m.). Si scende all’altezza del greto e si traversa il fiume Tavo dapprima su un ponte, poi guadandolo. Poco oltre si ricomincia a salire e si entra nel canyon attraverso le pareti della Stretta di Fonno. Poco oltre si tocca un rudere (868 m.) da cui appare la parte alta della valle. Il sentiero scende alla sorgente Acquasanta una fitta vegetazione e raggiunge il tratto più spettacolare del canyon. Si zigzaga tra grossi massi fino ad una strettoia che si supera per una cengetta in salita si continua per un ghiaione ritrovando la faggeta. Le pareti si allargano e si tocca un altro rudere oltre il quale la salita si fa più dura. Per piccoli ghiaioni e fitte macchie di bosco si sale a ritrovare la vecchia mulattiera che seguiva a mezza costa il fianco settentrionale della valle e che sale fino ad affacciarsi all’improvviso sul margine orientale di Campo Imperatore.
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