Domenica 19 gennaio – E – Monte Follettoso
Si parte dalla Villa di Orazio e dopo circa centocinquanta metri in direzione delle pendici di Colle Rotondo si giunge al Ninfeo degli Orsini, da cui si devia verso destra in direzione nord. Oltrepassate alcune costruzioni moderne bisogna deviare a sinistra su una carrareccia con fondo in cemento, molto ripida, che inizia immediatamente oltre l’ingresso e la recinzione di una abitazione.
Superato un cancello in legno il percorso si snoda sui versanti di Colle Rotondo, dapprima sede di pascoli cespugliati e in seguito ricoperti in parte da castagneti spesso associati a noccioli, carpino nero e querce.
Proseguendo la salita si supera un altro cancello in legno da cui, poco oltre, si può ammirare la profonda valle del fosso delle Chiuse con le incisioni torrentizie del bacino imbrifero. Da qui il percorso diventa evidente in quanto si sviluppa su una carrareccia. Si giunge quindi in prossimità della confluenza dei fossi di Vena Scritta-fosso delle Forme con il fosso Cimini. Si prosegue fino a raggiungere il Prato delle Forme (840 m) dove si trova un piccolo spazio protetto destinato al ripopolamento della coturnice.
Qui si prende sulla destra lungo uno stradello che corre a fianco del Fosso delle Forme. Verso quota 800 la mulattiera diventa sentiero e il Fosso cambia nome in Fosso della Vena Caprara.
Dopo poco si raggiungono i ruderi del santuario della Madonna dei Ronci. Da qui occorre fare attenzione e seguire i segni biancorossi che, dopo aver guadato il Fosso di Vena Caprara, conducono a Fonte Municcia. Dalla fonte con un tratturo in salita si arriva ad una nuova zona recintata adibita al ripopolamento del capriolo. Poco dopo si arriva ad un trivio da cui, in 15 minuti, si può raggiungere la vetta del Monte Follettoso (1004 m). In discesa ci si dirige verso la radura di Prato Porcini e quindi lungo la Stretta Vallicina ci si porta sulla sterrata che conduce a Roccagiovine.