Questa mattina, è iniziato e si è subito chiuso il processo contro il presidente dell’associazione Baobab Experience, Andrea Costa e altri due volontari, l’accusa era gravissima, “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Rischiavano dai sei ai diciotto anni di carcere.
I volontari sono stati assolti perché “il fatto non sussiste”.
Qui di seguito riportiamo la presa di posizione di Arcoiris, datata 1° maggio, relativa a questa assurda vicenda.
Andrea Costa, presidente dell’associazione Baobab Experience, è sotto processo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.
Procedimenti penali per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare verso associazioni di volontariato hanno spesso paralizzato e ostacolato l’attività umanitaria.
Per lo stesso motivo, in questi anni, diversi pescherecci italiani hanno evitato di intervenire in operazioni di salvataggio nelle acque nazionali, per non rischiare il sequestro delle imbarcazioni e denunce penali.
L’articolo 12 del Testo Unico sull’immigrazione andrebbe riformato, distinguendo tra le tante organizzazioni che intervengono per salvare vite e chi, invece, trae profitto dalla tratta di esseri umani.
Andrea Costa dovrebbe essere dunque almeno assolto, se non premiato per la sua attività di solidarietà con Baobab Experience.
La nostra associazione collabora da diversi anni con Baobab Experience, con i pochi mezzi che ha a disposizione, fornendo cibo o oggetti utili ai migranti e rifugiati in transito. Siamo quindi anche noi colpevoli di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.
Vogliamo esprimere ad Andrea tutta la nostra solidarietà, unita all’augurio che questa vicenda si chiuda al più presto.