Due nuovi racconti dei nostri Alessandra M. e Stefano P. .
Il loro racconto degli Stati Uniti questa volta ci parla del difficile percorso dell’emancipazione e di fari. Buona lettura!
L come Lee
Lei è una young lady di 96 anni, dal portamento fiero e dalla voce ancora stentorea che non trapela incertezza quando scandisce le parole e racconta emozionata del suo incontro alla Casa Bianca con il Presidente Biden.
Un Presidente che si è inchinato al suo cospetto.
La young lady ha un nome e una storia bellissima da raccontare. Si chiama Opal Lee ed è conosciuta come la “Grandmother of Junteenth” ovvero la nonna del 19 giugno.
Facciamo un passo indietro: era il 1863 quando il 16° Presidente degli Stati Uniti d’America Abraham Lincoln emana il proclama di emancipazione dei neri, abolendo la schiavitù. Bisogna però aspettare ancora due anni per assistere all’attuazione di questa legge sull’intero territorio nazionale, quando le truppe federali sotto il comando del generale Gordon Granger entrano a Galveston, in Texas, per prendere il controllo dell’ultimo Stato rimasto e assicurarsi che tutte le persone ridotte in schiavitù venissero liberate.
Il discorso, pronunciato il 19 giugno 1865 da Granger, è riportato in molti testi qui in America. “Il popolo del Texas è informato che, in conformità con un Proclama dell’Esecutivo degli Stati Uniti, tutti gli schiavi sono liberi. Ciò comporta un’assoluta uguaglianza di diritti e di proprietà tra gli ex padroni e gli schiavi, e il legame che esiste tra loro diventa quindi quello tra datore di lavoro e lavoratore assunto.” Il messaggio implicito era: o la smettete con la schiavitù o vi prendo a cannonate!
Da allora in America tutti gli anni si festeggia questa data, conosciuta anche come Giornata nazionale dell’Emancipazione; ma è solo nel 2021 che finalmente viene riconosciuta anche come festa federale con la firma del disegno di legge del Senato da parte del Presidente Joe Biden.
Il merito di questo importantissimo passaggio a festa federale è solo di questa “giovane” signora, Opal Lee, professoressa in pensione, attivista politica, instancabile e insaziabile alla ricerca continua dell’uguaglianza e del riconoscimento dei diritti civili.1
Ogni anno Opal si metteva in marcia per il riconoscimento di questa giornata emblematica: una camminata di 4 km, ovvero 2,5 miglia che rappresentano i 2 anni e mezzo necessari perché la notizia del Proclama di Emancipazione raggiungesse il Texas. Nel 2016, ad 89 anni, si è guadagnata l’attenzione nazionale quando ha condotto una camminata simbolica da Fort Worth in Texas a Washington DC, per presentare una petizione per il riconoscimento di Juneteenth come festa nazionale.
“Sarà una festa nazionale, non ho dubbi. Il mio punto di vista è: facciamola diventare una festa nel corso della mia vita”.
E così è stato, complimenti Grandmother of Junteenth!
1. Tra le tante iniziative e battaglie va ricordato il suo contribuito alla campagna elettorale di Ann Richards, candidata governatore del Texas e del candidato alle presidenziali Barack Obama. Inoltre negli anni ’80, Lee ha dato origine alla tradizione di portare i leader della città di Fort Worth in un tour in autobus attraverso le aree economicamente depresse della contea.
L come Lighthouse
Il New England è una regione nel nord est degli Stati Uniti che comprende sei Stati: Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island e Vermont. È famoso per le aragoste, le sue dolci colline, i piccoli laghetti, le montagne, la sua costa frastagliata costellata da tanti piccoli isolotti dove si frangono le onde dell’oceano Atlantico.
In questa regione, nei secoli scorsi sono stati costruiti molti fari per proteggere i naviganti dalle insidie derivanti dalla conformazione geografica della costa e dalla presenza di così tanti isolotti; basti pensare che solo il Maine ne ha più di 60. I fari evocano l’immagine romantica dei guardiani, persone che vivono sole, su scogli, con la sola compagnia degli uccelli, del suono del mare e della piccola luce intermittente che brilla sulla cima della torretta per guidare i naviganti nella notte. Attualmente l’atmosfera è molto meno romantica perché dalla metà del secolo scorso, i fari sono controllati a distanza, rendendo inutile il ruolo del guardiano.
Nonostante ciò, tutt’oggi i fari rappresentano una delle maggiori attrazioni turistiche del New England. Noi ne abbiamo visitati molti durante il nostro viaggio estivo nella zona e possiamo concludere che anche se non sono in grado di suscitarci le stesse emozioni che ci trasmette la vista della torre di Pisa, i fari conservano una dose considerevole di fascino.
Il nostro faro preferito è il “Portland Breakwater lighthouse”, situato su una delle punte che delimita la baia di Portland nel Massachusetts. È stato costruito nel 1856, su una scogliera alta appena 35 piedi sopra il livello del mare. La sua luce è collocata in cima ad una torretta esagonale, contornata da sette colonne con capitelli corinzi. Le colonne ricordano le zampe di un insetto e per questo motivo gli è stato assegnato il soprannome di ‘Bug Light.’ Il soprannome deriva anche dal fatto che il faro è molto basso, ma sicuramente è uno dei più eleganti nel suo genere. La torre è bianca, mentre la struttura che protegge la lanterna è nera e la sommità della torretta è impreziosita da una cornice con piccole volute. Il posto dove si colloca consente di avere una visuale completa della baia di Portland.
Il faro di Marshall Point è’ diventato molto famoso da quando è stato ripreso in una scena del film Forrest Gump. Sorge molto vicino all’oceano e per raggiungere la torre bisogna camminare lungo una passerella di legno, lunga almeno venti metri, poggiata su dei pilastri di roccia e delimitata da due staccionate di legno bianco. Vicino al faro si trova un piccolo e accogliente museo che espone diverse attrezzature nautiche e una serie di pannelli che illustrano la storia del posto.
Il Nubble Lighthouse, a Cape Neddick, ci ha dato le emozioni più forti. Il faro si erge su uno sperone di roccia ed è separato dalla terraferma da un piccolo canale in cui si insinuano le onde dell’oceano. Vicino al faro c’è una piccola costruzione rossa e bianca, un tempo la casa del guardiano, di fronte alla quale sventola l’immancabile bandiera americana issata su un pennone bianco. Al tramonto la vista del mare e delle scogliere frastagliate è molto suggestiva. Nell’area c’è anche un ristorante che si affaccia sulla scogliera dove si può mangiare dell’ottima aragosta, attenzione però perché non è economico e chiude alle 8:30pm (qui non si va sicuramente a letto con il boccone sullo stomaco).
vivi complimenti alla fotografa! immagini di grande suggestione!