L’escursione descritta qui sotto è stata annullata e sarà recuperata il prossimo anno a data da destinarsi.
Sabato, 11 dicembre 2021
Da Castel Giuliano alla Cascata dell’Arenile
Difficoltà: E Dislivello : 250 metri circa
Tempo di escursione: 6,30 h circa, soste incluse
Lunghezza a/r: circa 10 km
Pranzo al sacco.
Attrezzatura: scarponi da trekking, bastoncini, abbigliamento a strati. Cambio completo in macchina.
Acc. Giuseppe Musumeci e Patrizia Mauracher
Appuntamento: ore 9 Castel Giuliano (Bracciano), piazza Santa Croce (parcheggio in piazza, NO BAR)
Una escursione in un angolo ancora selvaggio e ricco d’acqua, che ci permetterà di ammirare, tra la rigogliosa e lussureggiante natura, ben quattro cascate e numerosi laghetti, nascosti agli occhi della civiltà. Una vera e propria esplorazione nell’Amazzonia del Lazio.
L’itinerario parte dal borgo di Castel Giuliano, località nel comune di Bracciano (RM), che vanta origini da un antico insediamento etrusco e poi romano. Oggi Castel Giuliano è un piccolo borgo dominato dal palazzo padronale (castello Patrizi), che conserva intatta la planimetria rurale seicentesca con filari di case a due piani. Nel medioevo il castello fu di proprietà dei Venturini, poi degli Orsini e dal XVI secolo è di proprietà della famiglia Patrizi.
Si scende per una strada stretta per arrivare al sentiero che, attraverso la campagna, tra boschetti e radure erbose spesso con cavalli, asini e vacche lasciati al pascolo, porta al fosso della Mola.
Proseguendo a tratti lungo il fosso, dopo aver incontrato le rovine di un ponte ottocentesco, si arriva alla cascata più alta (30 metri circa), la prima, nota anche come Cascata Superiore. Prestando attenzione, in caso di fango, scenderemo al laghetto sottostante per ammirarla nella sua interezza.
Tornando indietro costeggeremo il fosso della Mola fino alla confluenza con il fosso del Monte La Guardia, che risaliremo per ammirare la cascata dell’Ospedaletto, anch’essa molto alta ma solitamente con meno acqua rispetto la precedente.
Tornando sui nostri passi proseguiremo lungo il fosso della Mola, che dopo la confluenza, prende il nome di torrente delle Ferriere per via degli opifici che vi operarono fino al secolo scorso, le cui tracce ci accompagneranno lungo questo tratto di sentiero.
La vegetazione qui si fa più rigogliosa e fitta, e continuando con saliscendi a seguire il corso del torrente, arriveremo ad una più bassa cascata che forma un bel laghetto – si tratta della cosiddetta Cascata Inferiore o, secondo alcuni testi, della cascata Braccio di Mare. Arrivati ad una strada sterrata dopo poco incontriamo lungo il fiume una quarta cascata, la Cascata dell’Arenile.
Il rientro è per piccole varianti sulla via dell’andata.
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