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Una domenica di giugno alla mensa Caritas

Redazione

lbaldini


12 giugno 2023 – volontari alla mensa Caritas di ponte Casilino


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Sotto l’alto tetto a capriate tutto è ordinato: i tavoli rettangolari, ciascuno a due posti sono disposti per sette su tre file, il desk dell’accoglienza con computer e registri è in perfetto ordine, il bancone con le vivande è lindo ed efficiente. 

Fa caldo in questo pomeriggio di domenica di metà giugno, ma non tutti lo avvertono allo stesso modo. C’è chi sta in canotta e pantaloncini corti e chi si copre con camice abbottonatissime o con giubbe piuttosto pesanti.

Anche noi di Arcoiris, oggi presenti con una pattuglia numerosa, siamo in undici, ci diversifichiamo nei compiti e conseguentemente anche nell’abbigliamento. Quelli che devono indossare mascherine, grembiuli, guanti e cuffiette di plastica soffrono la calura un po’ di più. 

L’afflusso è tranquillo,  ma continuo, alla fine vengono serviti più di 120 pasti, non pochi.

In un giorno in cui gli italiani sono chiamati ad andare a votare e in cui i seggi restano piuttosto vuoti, io, chissà forse per uno strano scherzo del destino, sono assegnato ai registri da far firmare, come se mi trovassi in una sezione elettorale!

Altri come Massimo e Fernando sono chiamati al doppio impegno: all’entrata  disciplinano con il loro sorriso l’ingresso e poi navigano fra i tavoli a pulire e disinfettare. Pino, il nostro veterano, si muove da vero maestro, con tatto felpato e bonomia, tra persone e cose.

Le altre vengono schierate più o meno dietro al bancone. Lì, vicino ai contenitori riscaldati e, anche con le cuffie, fa ancora un po’ più caldo.  Tutte bravissime, tutte professionali, tutte speciali. Antonietta e Anna, anche loro forti di plurime esperienze, si muovono sapientemente. Caterina lotta coi vapori caldi che vengono su dalle pietanze, Gabriella, quella biondina, litiga con l’acqua del lavello, Linda si muove precisa come sempre, Emma e l’altra Gabriella, quella siciliana, esordiscono alla grande.

Questi siamo noi, gli altri operatori e gli utenti della mensa Caritas meriterebbero tante, tante parole per poter tentare di farne una descrizione, ma l’operazione sarebbe davvero troppo complicata. 

Vi posso solo dire che se l’ambiente, gli arredamenti, tutto appare ed è estremamente preciso e ordinato, le persone, gli uomini e le donne, i giovani e gli anziani, gli utenti e gli operatori, sono tutti diversi, tanto diversi, tutti speciali, ognuno con un vissuto unico.  

Luciano B.

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