numero 20 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk – aprile 2022
La primavera è arrivata e come la natura anche le attività di Arcoiris sono sbocciate numerose e piene di nuova energia.
In queste settimane in tanti abbiamo partecipato a escursioni per prati e cascate, a visite ad una mostra, a passeggiate cittadine e a camminate per i parchi urbani.
Se le gambe si sono date un gran daffare, i cervelli non è che sono restati fermi. Eccoci quindi già impegnati a pensare nuove iniziative. È partita l’organizzazione di un gruppetto di volontari pronti a dare una mano alla mensa della Caritas di ponte Casilino e si è concretizzata la partecipazione alla marcia per la pace straordinaria PerugiAssisi.
Da ultimo, ma in testa nella lista dei nostri pensieri, la preparazione della giornata dedicata al ricordo di Nadia Pietrini. Giornata che, quest’anno, si svolgerà il 1° maggio.
Sono tempi difficili quelli che stiamo vivendo, eppure noi pensiamo che gran parte delle soluzioni ai problemi enormi che ci angosciano stanno proprio nell’affrontare insieme queste difficoltà.
Alla vigilia del 25 aprile mi è tornata alla mente la lettura di uno dei libri più belli sulla Resistenza, Diario partigiano, di Ada Gobetti. Ada racconta il terribile dolore e l’angoscia che la colpiscono di fronte ad un giovane partigiano ucciso e martirizzato dai nazisti. Così, il racconto prosegue: “Camminando, vidi, attraverso le lagrime, che nei prati spuntavan timide le prime violette. – Ma perché, – dissi quasi gridando, – perché nascono ancora le viole su questa terra? A che cosa servono? Ma, dopo qualche centinaio di metri, una bimba giunse correndo sul prato accanto e, con piccole grida di gioia, si mise a raccogliere le violette: una bimba di quattro o cinque anni, con le treccine bionde, in tutto simile a Graziella. – Ecco, vedi, – mi disse Ettore allora, – perché nascono le violette. Perché le Grazielle di tutto il mondo possano raccoglierle ed essere felici. Nella sua semplicità, aveva, come sempre, trovato la risposta giusta.”
Buon 25 aprile a tutte/i.
Luciano B.
Alla fine della lettura sono stata percorsa da un brivido. Le parole colpiscono, toccano, scavano, “trasmettono sentimenti da mente a mente, da luogo a luogo e da tempo a tempo” (L’altrui mestiere” Primo Levi)
Ho la fortuna di conoscere delle “violette”: grazie a tutte loro!