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Racconti di un anno


numero 24 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk –dicembre 2022


Il resoconto di un anno come quello che sta per finire non è semplice e poi, non so perché, anzi forse lo so ma meglio lasciar perdere, mi vengono in mente solo brutte cose come la guerra, la pandemia, i disastri naturali, i risultati elettorali …

Non si può chiudere l’anno così, ritorniamo invece sulle cose belle, ricordiamo le esperienze piacevoli. E allora, suggerisco ai nostri venticinque lettori di fare un tuffo nel racconto delle attività di Arcoiris del 2022.

Prima di tutto, la nostra ragione sociale, il camminare.

Viaggiare a piedi è un modo di conoscere che rammenta il significato e il prezzo delle cose, così si esprime l’antropologo francese David Le Breton. A noi, senza essere così profondi, il camminare ci piace e così, quando non si possono fare cose più impegnative, si continua a marciare e si va avanti con gli appuntamenti di “Usi parlar camminando” o per meglio dire “Chi c’è c’è”

Per le gite l’inizio del 2022 è complicato, così ce lo descrive Caterina B.Anche questa volta siamo stati rallentati dal Covid; così,anziché dare l’avvio ai nostri trekking a gennaio, come di consueto, arriviamo a fine febbraio con una voglia incredibile di muoverci, di uscire dalla città, di ritrovarci tra noi, di riprendere ad abbracciarci, che non ci fermiamo neanche davanti ad una nuova incredibile guerra, proprio qui, ad un passo dalle nostre belle comode e tiepide case.

Se l’avvio è difficile anche durante l’anno l’attività non è sempre semplice, semplice:

Fissato il cambio di programma, sono iniziati i cambi di partecipanti: ho ricevuto una telefonata, poi un whatsapp, poi chi chiedeva un passaggio e non l’ha trovato, chi confermava la sua assenza, e, infine, la mattina dopo alle sette l’ultimo forfait. Insomma, se il resoconto parlasse di chi non è più venuto, avrei molto di più da raccontare.

(Giuseppe M.)

Nonostante tutto si va avanti e veleggiando tra i racconti di Arcoiris capita di leggere:È questo il cammino. Andare, a tratti tornare indietro, da soli, a volte in compagnia, avere un obiettivo, fermarsi, conoscere persone nuove, salutarsi e rimandare il prossimo incontro a una data indefinita. (Antonietta C.)

Certo l’esercizio fisico forse non è il nostro forte e qualche volta ci è capitato di spingerci oltre, forse un po’ oltre – presi dalla bellezza dei luoghi, non ci eravamo resi conto di quanta strada c’era per tornare(Laura M.)

Nella socialità, nello stare insieme, però diamo il nostro meglio –Abbiamo cominciato camminando e parlando nel primo tratto ben segnato e poco faticoso mi mancavano le chiacchierate camminando, tipiche di Arcoiris. (Livia S.)

Mentre si chiacchiera e si cammina ci si può guardare anche attorno e allora, durante uno dei trekk urbani, la nostra sorprendente città ci regala sensazioni fantastiche – Noi abbiamo molto di più: lo spettacolo che ci si presenta davanti agli occhi, e così ci ubriachiamo di bellezza senza aver neanche posato le labbra su un bicchiere.

(Caterina B.)

E quando le meraviglie della terra non ci sembrano abbastanza volgiamo il nostro sguardo verso il cielo: Poi è diventata protagonista Lei, la Luna, e allora tutti si sono messi in fila per guardarne i mari, e i monti (Giuseppe M.)

In qualche gita, il timore della fatica o del maltempo assottiglia il numero dei partecipanti, e allora, dopo che ci si ritrova davvero in pochi, si inizia anche a pensare su come fare per attirare soci alle gite. (Giuseppe M.)

Di sicuro nel nostro DNA non c’è il rinchiudersi in un circolo chiuso.

Nadia ce  l’ha l’insegnato e finché continueremo a mantenere vivo il suo ricordo la piccola grande Nadia viaggerà con noi e continueremo a camminare con lei per le strade del mondo. (Caterina B.)

Così collaboriamo con Baobab, Isla ng Bata, La Primula, Il cuore grande di Flavio, Arché e altro ancora. Così nasce l’esperienza alla mensa della Caritas, Volontari in mensa.

Impossibile, per Arcoiris, non immergersi nel serpentone colorato della Perugia-Assisi – un popolo di differenze: impossibili da raccontare tutte, straordinarie da vedere, da ascoltare, da camminarci insieme. (Luciano B.)

Un passo dietro l’altro, a parlare, a guardare e poi a pensare:  Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,/ e di’: magari fossi una candela in mezzo al buio. (Citazione di Mahmoud Darwish da parte di Antonietta)

Va beh, così sembriamo seguaci di Ghandi o Maria Teresa di Calcutta e invece noi, è bene ricordarlo, siamo anche quelli di Gastroiris. Di certo non siamo usi arretrare di fronte ad una tavola imbandita – abbiamo sperimentato una cosa nuova e molto terrena……l’escursione con trattoria!! – (Rossella G.) e non ci fa paura nemmeno il lavoro agricolo – con tipico spirito arcoirisiano, cogliamo subito l’aspetto positivo: c’è un bellissimo olivo pieno di frutti carnosi che attira la nostra attenzione. Improvvisamente appaiono buste di plastica per la raccolta ed è tutto un fiorire di ricette e consigli su come farle!!! (Rossella G.)

Quando poi le escursioni e le passeggiate non le abbiamo potute fare ci siamo rifugiati tra le righe di Stefano P. e Alessandra M. che ci hanno regalato i loro straordinari racconti di un bastimento carico di

Perfino a ferragosto, quando le pinne e gli occhiali prevalgono sugli scarponi, ci si diverte insieme. Non abbiamo saputo resistere ed eccoci al bis del nostro Arcorebus.

Ora che la traiettoria del 2022 si avvicina alla scadenza è tempo di saluti –

Il cammino si conclude e ci lasciamo nuovamente con i saluti, passando da un gruppetto all’altro, come fanno le api che girano intorno agli alveari. (Laura M.)

Dunque buone vacanze,

Buone vacanze a tutti e che la pioggia sia con noi. (Caterina B.)

No, questo andava bene per la metà di luglio, ora alla pioggia possiamo dire: “fai basta!”. Di acqua in queste ultime settimane ne abbiamo avuta a sufficienza.

Buone feste a tutti/e e arrivederci a gennaio!

Luciano B.

2 Comments

  1. Che anno corale, nonostante tutto. Grazie Luciano ad avercelo ricordato. Vorrei ricordare anche la solidarietà dei soci a favore dei nostri ragazzi ucraini . Sembra che conunque non riusciamo a stare fermi. Se non camminiamo fisicamente ci muoviamo molto con le idee. Buone Feste a tutti
    Patrizia

  2. Bellissimo questo racconto collettivo dell’anno passato! Esprime perfettamente l’anima di Arcoiris: stare insieme e collaborare. Sono felice di farne parte ed avere avuto la fortuna di conoscere tante belle persone, mi auguro che i legami creati non si perdano nel tempo.
    Un abbraccio

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