newsletter: Su pei monti

La torcia


numero 17 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk – ottobre 2021


È una protagonista assoluta dei telefilm polizieschi americani e non solo. Un regista di successo non può esimersi di proporre almeno una scena con l’irruzione in un appartamento, in una villa o in uno scantinato di detectives super professionali che impugnano, insieme alla classica pistolona, la nostra torcia. Sarebbe più facile premere l’interruttore elettrico ma vuoi mettere l’effetto del fascio di luce che va a scrutare il mistero del buio. Qualche volta la scena si svolge in pieno giorno, ma al faro puntato verso l’ignoto non si può rinunciare. Sullo schermo però anche il nostro oggetto diventa altra cosa e allora quelli dell’FBI mica lo possono impugnare normalmente dal basso verso l’alto, loro lo brandiscono come un pugnale e lo puntano dall’alto verso terra. È tutto un altro effetto.

E se nelle crime story una torcia c’è sempre vuoi che noi non la infiliamo nel nostro bagaglio da trekk? È vero, ci sono delle cose che si mettono nello zaino e che già alla partenza sei quasi sicuro di non utilizzare. Il peso dello zaino è importante, non si può esagerare, è necessario ragionare a fondo sull’elenco che si è preparato prima del viaggio. Normalmente più ci si avvicina alla partenza, più il foglietto si riempie di cancellature. La torcia però non va mai cassata. Un tempo erano grandi e pesanti, oggi ce ne sono di ogni tipo e quindi nell’elenco trekking la torcia ci vuole.

Nei rifugi in montagna non se ne può fare a meno. Quando i bisogni fisiologici ti costringono ad alzarti per andare al bagno o hai una torcia o rischi di calpestare qualcuno, di non azzeccare la porta giusta, di fallire la mira del water.

In questi casi possedere una torcia frontale è una grande soluzione, le mani sono già occupate a far altro!

E se sul vostro percorso diviene necessario attraversare una galleria? Affrontare il buio assoluto senza poter vedere dove si mettono i piedi è sensazione davvero spiacevole. L’itinerario poi può diventare inaspettatamente troppo lungo e, soprattutto d’inverno, il buio arriva presto, meglio avere un lumino con sé.

A chi va in montagna la sveglia molto mattiniera è sicuramente capitata: in questi casi la torcia prima è indispensabile per uscire dalla propria cuccetta e poi per non finire in qualche precipizio.

Ci sono poi gli intellettuali ad ogni costo che non possono fare a meno di leggere qualche pagina di libro. La camerata però si oscura presto e così se si vuol leggere anche nel proprio letto a castello non bisogna dimenticare di portare almeno una lucina di quelle che si ancorano alle pagine.

Insomma, avrete capito, magari non la si usa, ma avere con sé una torcia non è un peso, ma un’opportunità. Elementare Watson!

Luciano B.

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