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18 – Mi sposo il 7 luglio 1962, nascono Livia (1963) e Claudio (1966)


numero 27 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk –giugno 2023


Anche Elsa si è laureata e ha cominciato l’insegnamento a Gerano, sezione staccata di San Vito Romano. Possiamo pensare alle nozze e il 7 luglio 1962 avviene il matrimonio; in Chiesa, perché Elsa decide che sarà l’ultimo atto di obbedienza alla madre sulla sua vita privata. Su quel pranzo di nozze ci sarà qualche strascico polemico a Castel Madama, perché si concluse con delle canzoni sfacciatamente impegnate a sinistra (diversi nostri amici avevano alzato gomiti e voci). Nel pomeriggio cominciò il nostro viaggio di nozze che in 34 giorni ci portò in giro per l’Italia centro-settentrionale e in diverse Federazioni del PSI (Como, Bergamo, Brescia), governate da segretari che avevo conosciuto a Roma, dove ero un componente della Sezione Scuola.

Intanto, la mia carriera scolastica, dopo San Vito, proseguì nell’Istituto Commerciale di Palestrina di nuova istituzione, dove son rimasto fino alla nomina in ruolo, che mi spedisce a Livorno, Istituto Tecnico Industriale nel 1965. Di Livorno e dei livornesi mi colpì la cordialità e la generosità un po’ caciarona, che mi ricordavano Roma. Politicamente Livorno era in mano alla Sinistra con il PCI oltre il 50% e il PSIUP, nato dopo una scissione del 1964 (cui avevo aderito) dal psi, al 20% circa.

i piccoli Livia e Claudio

Ma nel dicembre 1963 ero diventato padre. Una notte dell’ottavo mese di gravidanza (cadenzata dalle riunioni di Elsa per un parto sereno), ecco i famosi dolori, telefono a mia madre per consigli, le descriviamo la situazione e ci consiglia di recarci alla clinica vicino casa; il garage è chiuso, dobbiamo andarci a piedi. Il percorso, intervallato da pause brevi e costanti, dura diversi minuti; finalmente arrivati, la dottoressa (anche ostetrica?) dice a noi “giovani inesperti” che ci vuole ancora del tempo e di tornarcene a casa tranquilli; cosa che facciamo, ma tranquilli mica tanto, perché le doglie continuano. In mattinata raggiungiamo in auto l’ospedale San Giovanni e dopo qualche ora nasce Livia, nome romano e laico… Nasce con qualche settimana di anticipo e perciò finisce in incubatrice.

(Un appunto di qualche anno dopo: “Fra qualche giorno sarebbe stato il compleanno di Livia ed io ho inventato una filastrocca proprio per lei: ma non so se gliela leggerò:

C’era una volta

ma non ricordo dove

una bambina davvero impertinente:

se la sua mamma diceva ‘piove’

e per uscire prendeva l’ombrello

lei non metteva nemmeno il cappello

e se si bagnava tanto o poco

diceva di farlo solo per gioco

ma un giorno che piovve a più non posso

si bagnò la bambina

giù giù fino all’osso

e colpita da un gran raffreddore

si dovette chiamare di corsa il dottore

il quale le disse: “ma brava, benone”

e tosto le fece l’odiata iniezione.)

Ma riprendiamo il filo del racconto…

Una sera di un po’ di anni fa, erano le 23 del 15  febbraio 1966, mi telefonarono a Livorno, dove insegnavo: “E’ nato Claudio”. E così abbiamo anche un maschietto. A passo svelto percorro i quattro chilometri che mi separano dalla stazione; prendo un treno che passa all’una e starà a Roma alle sette.

Arrivato in clinica, non vogliono farmi entrare, non è ancora l’ora. “Ma io sono il padre di Claudio Todini; è nato ieri sera”. La ragazza della reception con un sorrisetto arguto mi fa: “Il papà di Claudio è già salito”; pensa di avermi smascherato con quella trovatina. Mio fratello Angelo, per entrare, aveva avuto quel lampo: del resto, alle elementari non era stato il fidanzato di Elsa? Poi avevano dovuto rompere il fidanzamento per motivi… politici: la mia una famiglia di accesi democristiani, il padre di Elsa commissario C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) per conto del Partito Comunista!

frontespizio della tessera di partito

Intanto, nel 1964 io e mio fratello Angelo, insieme ad altri giovani compagni di Centocelle, avevamo aderito al Partito Socialista di Unità Proletaria (scissione dal Partito Socialista, un’altra!), anzi ne eravamo i co-fondatori: data storica avvenuta la mattina del 6 o 7 gennaio – non ricordo – del 1964, in tempo per partecipare alle elezioni provinciali romane del prossimo novembre, di cui scriverò. Io insegnavo a Palestrina.

interno della tessera PSIUP del 1966

Gualtiero

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