Domenica 24 ottobre 2021 – Monte Vermicano
Stavolta niente attributo “PLUS” per la gita di Arcoiristrekk, comunque all’appuntamento siamo sempre pochini: Antonietta, Anna, Lamberto, Laura, Alessandra e Bruno.
Dovevamo andare al Monte Crepacuore, ma sul piazzale di Campocatino fa freddo e tira vento forte; per di più la cresta che dovremmo percorrere è avvolta dalla nebbia. Chi ce lo fa fare? La flessibilità è la chiave per godere la montagna (e non solo), quindi dopo il caffè sul piazzale e un rapido consulto cambiamo decisamente programma e, riprese le auto, riscendiamo per la strada verso Guarcino fermandoci a Campo Rocelle, proprio su un tornante dove si incontra il sentiero che sale dal paese. Entriamo subito al riparo nel meraviglioso bosco autunnale e raggiungiamo l’Osservatorio di Colle Pannunzio, proseguendo sempre sotto gli alberi fino ad uscire a Campocatino. Il Monte Vermicano, lì sopra, è fuori dalla nebbia per cui lo saliamo per la nuda cresta, un po’ imbruttita da vecchi manufatti dei tempi d’oro della località sciistica ormai abbandonati. Ma è pur sempre una cima! Qui fa di nuovo freddo: autoscatto di rito, poi scendiamo subito, tra le proteste di qualcuno per il ritardato pranzo, che ci godiamo però più giù in condizioni migliori. Tra una chiacchiera e l’altra torniamo alle auto, con il cuore colmo dei caldi colori che solo questa stagione sa donare: gialli, rossi, verdi, marroni e persino lilla di tutte le sfumature.
L’anello completo ha comportato un dislivello di 700 metri, per una lunghezza di 10,5 chilometri.
L’estate è finita, di Emily Dickinson
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci.
E le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta.
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
Bruno e Antonietta