Domenica 4 ottobre E – Monte La Rocca da Pescasseroli.
Verso il Monte della Rocca da Pescasseroli – 8 ottobre 2009
Splendida giornata di sole, cielo terso, ancora aria d’estate, che non si può dire “appena
cominciata” e nemmeno che “è già finita”, come cantava ai miei tempi un bravo Sergio Endrigo;
insomma, il bel tempo è ancora “fra noi”; e una leggiadra squadra, piuttosto “sgranata”, ne ha
approfittato. Partono dal Largo della Primavera il sottoscritto (per non creare un’inutile
suspence: Gualtiero), Elsa, Catarìna e Rocco; da Turania convergevano a Pesacasseroli
Alessandra Quagliarini e Bruno Tribioli (le guide dell’escursione, che doveva raggiungere il
Monte della Rocca – circa 1900 metri); sempre a Pescasseroli sono arrivati da diversi siti:
Andreas e Antonella; Eugenio e Paola; e le news entries (non so se notate la finezza
“pluralistica”) Ino e Anna Maria, accompagnati da Betty, già frequentatrice di arcoiris e che di
Anna Maria è la sorella. Un particolare nominale: Ino è abbreviativo di Giuseppino, che poi
fisicamente è un tipo piuttosto alto… ; mi viene di associare Ino all’Ugo del non dimenticato
Troisi: ricordate? Così per Ino: se da bimbo scappava, facevi presto a richiamarlo; se invece
dovevi scandire “Giu-sep-pi-nooo!!!”, ti stava lontano già cento metri…
A Pescasseroli la solita sosta e i soliti pezzi di pizza calda, calda: chi se n’è fatti due e chi
tre… Poi tutti in macchina per andare ai piedi del Monte della Rocca: dobbiamo garantire ai
guardiani del monte che saremo discreti, parleremo sottovoce e cammineremo quasi non
toccando terra, per non disturbare gli orsi “in amore”. Salita dolce e ombrosa fino al Rifugio “di
Iorio” (due ore e quaranta), dove le guardie forestali ci fermano: alt, gli orsi non si possono
disturbare. Consumiamo lentamente il nostro panino, Rocco addirittura mangia solo frutta (ma
ogni chicco d’uva è grosso come un melone); poi, sole e relax. Tranquilla la discesa a
Pescasseroli, dove salutiamo chi non passa a consumare tipici prodotti locali (friulani e
abruzzesi), offerti dai Tribioli nella loro casa di Turania: da fare invidia a tutti i soci di eno-gastro-
iris, che se ne sono rimasti sotto le lenzuola romane; o sono andati a far porcini, come
Benedetto…
Gualtiero