Sabato 7 e Domenica 8 luglio – Valle del Chiarino
Il collaudatissimo gruppo di Arcoiris sotto la guida della nostra Paola Galiffa la mattina del sabato 14.. parte all’alba dal Largo della primavera alla volta di Assergi.. giusto in tempo x prendere la funivia che ci condurrà a Campo Imperatore..arrivati alla funivia il quartetto Nadia. Lucilla,Peppe e Patrizia ci raggiungono.. freschi freschi dopo una dormita.. in uno splendido albergo delle vicinanze.. infine arrivano i tre moschettieri da Teramo… Giuseppe, cognato di Paola.. Achille piè veloce di nome e di fatto e.. Luciano.. in tutto siamo 22 o 23.. si sale a Campo Imperatore.. dopo una breve sosta si segue il sentiero e si arriva al rifugio Duca Degli Abruzzi.. la giornata è splendida e assolata.. ma in cima..sulla cresta tira un venticello che a tratti ci scuote senza complimenti e rischiamo di farci rotolare a valle..ma l’inconveniente è presto superato e ci incamminiamo.. per la lunga discesa che ci condurrà a Prati di Tivo.. la discesa è discesa si sà… ma qualche volta è piuttosto scoscesa…con sentierini impervi..scivolosi veri torrenti di ghiaia e pietrisco… qui le cadute sono all’ordine del giorno…e si rotola con piacere e chi non è provvisto di berretto foulard o copricato potrebbe farsi cuocere sulla cuccuzza una frittata o uova al tegamino.. tanto picchia il sole…alla fine arriviamo sani e salvi.. anche se con i piedini distrutti..ci stravacchiamo in un bar a Prati di Tivo.. mentre un gruppo di nostri martiri guidatori ritorna alla stazione di partenza a recuperare le automobili.. nell’attesa noi passeggeri appiedati.. dopo esserci rinfrescati con una bevanda ci sbattiamo letteralmente su un prato circostante e aspettiamo tranquilli.. fino a quando un gruppo di agguerriti ragazzini , forse di un soggiorno estivo.. una colonia.. invade il territorio.. con giuochi canti e lazzi e siamo costretti a ripiegare nella piazza circostante finalmente arrivano i nostri. Nadia è fuggita con Eduardo per Roma. Noi partiamo alla volta di…. albergo Rocchetta dove pernotteremo per la notte .. qui si mangia piuttosto bene in un terrazzino di legno che si affaccia su una roggia.. alla luce delle lampare..una miriade di insetti notturni..ci tengono compagnia con il loro impetuoso volteggiare sulle nostre teste e ogni tanto precipitando in picchiata dentro i nostri bicchieri e annegando nelle bevande…ci facciamo una discreta dormita.. siamo rimasti in 15 divisi in 3 macchine e partiamo alla volta della Valle del Chiarino. Ci raggiungono i 3 moschettieri e la sorellina di Paola con vivande e bevande e una collana di salsicce che verrà cotta e mangiata alla fine della bellissima e ombrosa passeggiata, nei pressi del rifugio Fioretti.. dove noi ci fermiamo in un’area picnic attrezzata .. ci sono fontanili e fornetti x cuocere alla brace.. le nostre appetitose salsicce teramane. ..Paola come.. la famosa dea della Salsiccia.. va in sù e in giù e cuoce ,cuoce e cuoce instancabile decisa a saziare la nostra fame salsiccina e avrà un grande successo… le salsicce dovrebbero essere accompagnate da 3 dico 3 bottiglie di vino che vengono appoggiate nel fontanile al fresco dell’acqua corrente…ma aimèè..la terza bottiglia, pare , scivola nel tubo di scarico del fontanile.. e qui comincia la tragedia..con il povero Giuseppe il cognatino di Paola.. che si sente in colpa e armeggia sul fontanile senza pace.. diventa in breve un affare dello Stato.. del rifugio Fioretti….tutta la comunità villeggiante si occupa del caso.. si consulta e assiste ..aiuta.. all’improbabile recupero.. interviene un’energica signora comandina.. forse una capitana indigena dei luoghi.. si armeggia intorno , dentro e fuori il fontanile…e si spera ardentemente che il tubo nel suo declinare verso il basso restituisca la preziosa bottiglia…niente da fare.. alla fine dobbiamo rassegnarci e riprendere la strada del ritorno.
Così finisce la nostra avventura della Valle del Chiarino.. vissuta in due giornate splendide e con una sempre più affiatata compagnia di Arcoiris….
un bacione a tutti.. Guerrino