Domenica 22 ottobre 2023
“Viva la curiosità”: incontro presso la sede de “La Primula””
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Nel primo pomeriggio di domenica ci ritroviamo in tanti alla sede della Primula per “Viva la curiosità” i saluti in via Alfredo Covelli 12, in un casale con grande giardino, dove opera la “sorella” associazione La Primula, che si occupa da anni di inclusione delle persone con disabilità.
A piedi ci dirigiamo fuori del cancello dove si estende il nuovo quartiere Prampolini per una passeggiata nell’omonimo parco pubblico contenente alcuni ruderi riferibili a edifici sepolcrali, dei quali si è in attesa della valorizzazione.
Restano poi da valorizzare altri importanti resti archeologici: cisterne di epoca tardo-romana e un tratto del ramo Augusteo dell’Acquedotto Appio (il più antico di Roma, risalente al III sec. a.C.), seppellito subito dopo il rinvenimento, avvenuto nel 2015 vicino a dove ora c’è l’Esselunga.
Il parco è intitolato a Camillo Prampolini (1859-1930) è stato uno dei fondatori del PSI e protagonista del riformismo italiano tra Otto e Novecento.
La passeggiata scorre leggera con un bel sole che illumina l’orizzonte del monte Gennaro e il grande cratere dei Castelli Romani.
Uscendo incontriamo prove di orti urbani, il percorso è breve oggi siamo qui per i racconti e la poesia.
Il casale è bello e pulito la vista dell’orto annesso ci fa subito capire come ragionano e operano qui alla Primula.
Audio perfetto, si comincia ad ascoltare gli interventi di Patrizia che fa notare una novità per Arcoiris e cioè che l’associazione su iniziativa di Pino si dedica spesso al volontariato in mensa Caritas, novità accolta da tutti con piacere.
Poi il padrone di casa Massimo dell’associazione La Primula che con parole sagge per la sua età, ci spiega il passato, il presente e le preoccupazioni future di questa realtà sociale che attende con urgenza risposte dal municipio.
Gualtiero non c’è, soliti malanni di stagione.
Massimo e Caterina ci leggono gli scritti e i racconti che Gualtiero ha voluto farci conoscere di un periodo “la bella Politica”, mi colpisce molto la chiara semplice e divulgativa lingua, con un bell’italiano da professore di scuola. Poi è il momento della poesia di Norma. Giuseppe la presenta e legge qualcosa che incomincia subito a incantare.
Sono storie che si ascoltano in silenzio tutti insieme.
Norma legge i suoi pensieri senza microfono, in romanesco, le sue poesie sono fatte di accumulo di emozioni e sorrisi, noi restituiamo capacità di ascolto, non vola una mosca, tutti attenti alla storia “de’ na virgola”.
Poi è festa con “La Pesca Solidale” e il rinfresco.
Propongo Lucilla a Segretario della FAO.
Esco dal cancello del casale della Primula sazio di racconti, persone, poesie, cibo e come su una striscia di un fumetto mi immagino Gualtiero che dice a Norma: “Norma bella, me ne vado a fa ‘na pennichella”.
Marco DS.
Grazie a Marco, a tutti