Sabato 24 luglio 2021
ARCOIRISTREKK PLUS –
IL GRANDE ANELLO DI CAMPO CERASO, DA CAMPO STAFFI
Sarà stata l’aria delle vacanze, sarà stato il minaccioso attributo “PLUS” apposto per la prima volta ad una gita di Arcoiristrekk, fatto sta che all’appuntamento siamo solo in cinque: Patrizia, Peppe, Alessandra, Stefano e Bruno.
E’ fine luglio, ma non fa caldo: la quota di partenza è già elevata (si parte dai 1800 metri di Campo Staffi) e per buona parte camminiamo all’ombra di un bel bosco, salendo alla Serra San Michele che percorriamo scavalcando il crinale ed entrando in territorio abruzzese. Dopo circa un’ora svalichiamo verso le montagne della Renga e seguendo il sentiero attraversiamo due belle radure (Campitelli): qui ha colpito la nostra attenzione, in una valletta denominata Santa Maria, la presenza di una dolina ad imbuto circondata da fianchi di roccia, terra ed erba molto alti dove è stata installata una stazione termometrica remota nell’ambito del progetto “40 sottozero” in quanto la zona sembra avere le caratteristiche potenziali necessarie per toccare, in condizioni particolari, questa soglia termica negativa.
Più avanti incrociamo una sterrata che seguiamo scendendo nettamente a sinistra per un vallone nel bosco sino alla Monna del Campo Ceraso, dove rientramo nel territorio laziale. Lungo la sterrata, tra radure e faggi, incontriamo alcuni cippi che delimitavano il confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno Borbonico, posti tra il 1846 ed il 1847, ancora in ottime condizioni. Si è fatta una certa, e mentre noi ci fermiamo per la meritata sosta pranzo, Ale e Stefano proseguono imperterriti per la cima di M. Cotento. Rifocillati, raggiungiamo Monna della Forcina (meta di una precedente gita di Arcoiristrekk da Fiumata) e risaliamo lungamente nella faggeta verso Campo Staffi, dove con perfetto sincronismo incrociamo i due fuggitivi.
Il giro completo ha comportato un dislivello di 650 metri, per una lunghezza di 16 chilometri.
Bruno
Roma, 8 giugno 2021