Sabato 24 e Domenica 25 luglio 2004 – Sul Gran Sasso.
Chi mi conosce sa che, ultimamente, sono fissata con il Gran Sasso, al punto da avere una voglia quasi smaniosa di andarci, ogni volta che se ne presenta l’occasione. La causa è da trovare nella mia riscoperta della montagna, e questa montagna in particolare che mi ha visto concepire. Inoltre questa è la montagna più alta dell’Appennino, dove si può fare del vero alpinismo e ci sono paesaggi tipo dolomiti. Per questo motivo ho proposto a Luciano di fare una gita sul Gran Sasso con Arcoiris: la sua risposta e’ stata “va bene, organizzala tu!” ed io mi sono messa all’opera. Ho cercato di organizzare un mini-trek: dormendo in rifugi, camminando con lo zaino in spalla, ma non facendo cose difficili o lunghe. Per assaporare l’alta montagna… ma con calma, secondo lo stile Arcoiris! Essendo la mia prima esperienza come accompagnatrice escursionistica avevo un po’ paura di non essere all’altezza. Ma conosco il Gran Sasso, avevo ben preparato il trek e l’avevo provato qualche settimana prima.
A questa Avventura hanno partecipato Lucilla (Luciano ha dovuto rinunciare), Tonino, Dante, Andrea, Daniele, Domenico, Benedetto; ecco cosa e’ successo: Venerdì pomeriggio classico appuntamento a Centocelle e viaggio in auto per Campo Imperatore (2000m), abbiamo assaporato l’aria frizzante di montagna e ci siamo rintanati in ostello per un’ottima cena di carne alla brace (il lato gastronomico è sempre importante!).
Sabato siamo saliti al Corno Grande (2900m) per la via di cresta. La giornata era stupenda, il percorso interessante e variegato, il gruppo voglioso di fare e provare tutto, molti hanno provato l’ebbrezza di qualche facile passaggio su roccia. Siamo quindi scesi al rifugio Franchetti (2400m) dove abbiamo cenato e dormito.
Domenica dovevamo rientrare a Campo Imperatore per la via normale. Ci siamo pero’ svegliati al rifugio con la pioggia e immersi nella nebbia! Un altro gruppo di ragazzi ha rinunciato ed è sceso a prati di Tivo. Io ho deciso di aspettare un po’ per vedere se il tempo migliorava, confidando nella conoscenza del percorso e nelle mie capacità di orientamento. Quando però alla fine siamo usciti nella nebbia ho pensato: “speriamo che vada tutto bene!”. La situazione era più impegnativa del previsto: un conto è camminare, anche con la pioggia, un altro è muoversi nella nebbia e fare dei passaggi sulla roccia bagnata! Sicuramente la montagna non deve essere sottovalutata e bisogna pensare che ci possono sempre essere degli imprevisti.
Fortunatamente siamo arrivati sani e salvi, il gruppo è stato stupendo, calmo e collaborativo. Muoversi nella nebbia e sulla roccia ci ha dato l’impressione di fare cose incredibili, ed anche le foto non sono da meno.
Tonino (con la sua teatralità), parlando dell’esperienza ha detto: “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare!!!” Poi ha raccontato di un bel sole seguito da un brutta pioggia, di un panorama stupendo, di un sentiero scivoloso e di un nebbione insidioso… insomma uno splendido week end, una splendida compagnia e una splendida guida!
Tonino è un artista e quindi potrebbe aver esagerato, invece…. Lucilla, campione della concretezza, ha confermato tutto!!
Daniele mi ha detto “complimenti! ma chi te lo fa fare?”. In effetti può essere impegnativo, però mi fa piacere poter mettere a disposizione tempo e competenze per contribuire alle attività Arcoiris.
Anzi, confesso che guardando la carta del parco ho già visto un altro itinerario che vorrei fare al Gran Sasso: la Val Maone, questa volta dormendo al rifugio Garibaldi… l’anno prossimo!
Livia