Così ci siamo ritrovati sabato 12 ottobre all’uscita del casello di Tornimparte, sull’autostrada Roma-L’Aquila. Per i più puntuali, mezz’ora di attesa al freddo, perché l’uscita era decisamente in ombra.
Poi, a poco a poco, il gruppo si è formato: 12 persone; Bruno, la guida, Alessandra, Luca, Silvia, Katharina, Donatella, Edoardo, Sabrina, Luciano, Lucilla e Giuseppe che vi sta scrivendo.
Un breve spostamento in macchina, fino a un piccolo parcheggio sulla strada e poi tutti insieme su una comoda carrareccia di montagna, poi per sentiero nel bosco.
Non c’erano ancora i colori autunnali, ma era bellissimo camminare nel silenzio.. vabbè, nel silenzio se non ci fossimo stati noi!
Un bel fontanile, senza acqua, poi passando di fianco al Rifugio Cerasolo e poi, inserendosi nella forestale sull’itinerario che porta al Lago della Duchessa, fino al Prato di San Rocco.
Una visita ricognitiva al piccolo rifugio, che non era un rifugio né un ristorante, come ricordava il cartello davanti alla porta, con l’invito a non fare domande sciocche!
Insomma, ci siamo messi poco lontano, tra sassi e erba, a mangiare quello che avevamo portato, più un non-tagliere di salumi e formaggi che uno di noi ha provveduto a portare dalla piccola cucina del non-ristorante.
Il non-bar a provveduto a rifornirci di non-caffè per tutti, anche questo offerto da un volenteroso che ha avuto la forza e l’iniziativa di alzarsi dal prato.
E in questo sabato qualunque
un sabato italiano
Il peggio sembra essere passato
Siamo ritornati sui nostri passi, chiacchierando in due, in tre, a piccoli gruppi.
Giuseppe M.