racconti dalla quarantena: resoconti di giornate fra cucina e soggiorno percorrendo viaggi fantastici o meno.
Roma, 10 aprile 2020
Doveva arrivare il coronavirus per farmi sperimentare la “spesa a casa”.
L’avventura è iniziata tanti giorni fa, non si sapeva ancora quanto sarebbe durata la clausura ma si percepiva che non sarebbe stata tanto breve.
Ogni volta che uscivo vedevo delle lunghe file ai supermercati vicino casa, per fortuna avevo fatto da poco la spesa delle cose utili per la casa (carte per alimenti, sacchetti, carta igienica, detersivi etc) e quindi il momento di dovermi mettere a fare una lunga fila non era tanto vicino.
Poi mi capita di vedere nella mia zona un furgoncino per le consegne dei prodotti di un grande supermercato che sta da poco tempo a Roma, mi viene in mente di provare ma non cedo subito, prima provo a vedere le consegne a casa del mio supermercato preferito di cui ho la tessera da decine di anni. Inserisco un ordine e la risposta è che ci avrebbe messo un mese ad arrivare, avendo fatto una piccola spesa di cose sempre utili mi dico che ci posso provare e quindi invio l’ordine.
La mia dispensa di cose di casa però non ce la fa a aspettare un mese e allora decido di provare con il grande supermercato. Mi iscrivo al sito, scarico l’App (tutte cose che già avevo per l’altro) e comincio a preparare una lista della spesa per vedere quanto tempo ci mette a consegnarla.
Scopro che consegnerà prima dell’altro, l’ultimo giorno utile per prenotare è fra 10 giorni ma non ci sono fasce orarie disponibili.
Il giorno dopo ci riprovo (mi sembra che già avevo accennato a questo mio lato del carattere un po’ testardo) e scopro che hanno aperto un altro giorno di consegne ma è già tutto occupato.
Bisogna capire quando mettono a disposizione la nuova giornata di consegne.
Il giorno dopo al mattino appena sveglia mi collego di nuovo ………già tutto occupato.
La sera stessa a mezzanotte mi collego (ero sveglia…perché non provare?).
La mia testardaggine è stata premiata!
Tutta la giornata del 9 aprile è libera per prenotare.
Il 9 aprile?
Oggi è 25 marzo!
Ma ormai ci sono!
Che non provo?
Scelgo la fascia oraria, si blocca il sistema, esco, rientro nell’app, mi fa scegliere di nuovo la fascia oraria ma ora molte sono già occupate, scelgo di nuovo, messaggio: fascia oraria non disponibile, esco, rientro per un po’ di volte e poi mi dico: basta! Ora mi metto a dormire!
Ma come i giocatori più incalliti voglio provare un’ultima volta. Rientro, scelgo, prenoto, accettata la prenotazione, si è fatta l’una del 25 marzo e io ho la prenotazione per una spesa che arriverà il 9 aprile!
Posso andare a dormire.
è arrivato il 9 aprile e con lui la mia spesa.
Marina C.
Non ce la posso fa’! Grazie, Marina, di aver condiviso la tua illuminante esperienza e complimenti per la serafica perseveranza, alfin premiata! Baci!
Ammazza Marina che costanza. Pensare che io ho sempre fatto la fila sia al mercato che al supermercato. Faccio la lista come sempre per il supermercato (il pizzino come lo chiamo io) e poi compro molto di più, per il mercato no, vado avendo in mente grosso modo ciò che serve e mi lascio guidare da ciò che vedo, che è disponibile. In questi giorni di quarantena mi sobbarco la fila e quella alla Coop è spaventosa, ma ancora non ho provato con Easy Coop che pure mi capita di vedere davanti al cancello a volte (in realtà anche all’epoca previrus). Abbiamo ceduto solo due volte per la pizza, dopo aver verificato che sappiamo cucinare tante prelibatezze, però la pizza non è il nostro forte.