racconti dalla quarantena

Termosifoni

Redazione

lbaldini

racconti dalla quarantena: resoconti di giornate fra cucina e soggiorno percorrendo viaggi fantastici o meno.


Viaggio all’interno di casa mia in ottanta (speriamo di no) giorni (8)

Roma, 3 aprile 2020

Il termosifone è subdolo. Si potrebbe definire l’oggetto della casa ingannevole per eccellenza. Di norma si mostra semplice, squadrato, in genere bianco tanto da mimetizzarsi con le pareti. Insomma cerca di dissimulare la sua presenza in tutti i modi. Poi, si sa, ci sono sempre le eccezioni ed ecco che sono arrivati i termoarredi: varianti vanesie di un attrezzo da sempre considerato per le sue attitudini e non certo per le apparenze. Si può fermare il progresso? Sempre se questo è da considerarsi progresso. Insomma negli anni duemila va così e, dunque, un esemplare di questa nuova specie si è infiltrata anche a casa nostra. Ci sono state delle resistenze (non quelle elettriche) ma hanno registrato una sonora sconfitta.

Tuttavia i peggiori non sono quelli che si vogliono mettere in mostra, i più pericolosi sono quelli che, sotto una copertura di funzionalità e modernità, nascondono labirintici lati oscuri.

Quelli di ghisa di un tempo, pesanti anziché no, ma caldi, caldi e caldi sono stati sostituiti con il rampante alluminio. Certo quest’ultimo è leggero e si arroventa velocemente e poi lo si può modellare a piacimento così da incrementare la superficie irradiante. Aumenterà pure lo spazio che diffonde calore, ma crescono a dismisura anche i centimetri quadrati da pulire e crescono raggomitolandosi su se stessi. Così il subdolo che si potrebbe anche definire il sudicio, diventa un raccoglitore di polvere efficientissimo con sistemi di difesa contro ogni tipo di spolverino più efficaci del muro antimmigrati di Trump. In giorni di furore da pulizia domestica non si possono tollerare aree franche! È vai allora con pezzette, spugnette ruvide, spazzole, spazzolini e poi detersivi di ogni tipo. Da quei pertugi impenetrabili esce di tutto, come se da quelle parti lo sporco avesse indetto una assemblea molto partecipata! Se poi uno di questi maledetti, col tempo, ha pensato di emettere una bavetta rossiccia da ruggine di valvola che perde, allora la lotta si fa dura, disperata. Alternativa: o te la tieni o porti via insieme alla ruggine anche la vernice. Io che lavoro in grande sono riuscito a fare tutte e due le cose. 

Attenzione prima di incaponirsi in battaglie improbabili fate buona scorta di cerotti. Che tu sia maledetto termosifone!

Luciano B.

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1 Comments

  1. Pivello…..
    Ti devi riferire al sano principio dell’occhio che non vede (la zella) e del cuore contento.
    Ne ho anche altre
    per esempio
    Non pulì le cose che le rompi
    (di suprema verità) o infine
    Lasciate stare la polvere: la stiamo testando. Ma se non avessi fatto il tentativo di pulirli quei termosifoni (proprio identici ai miei) ci sarebbe mancata la tua compagnia perciò…….
    bacino sulla bua!

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