racconti dalla quarantena: resoconti di giornate fra cucina e soggiorno percorrendo viaggi fantastici o meno.

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Roma, 2 aprile 2020

Ora che il lavoro è entrato a casa, succede anche un’altra cosa: con le videoconferenze entro nelle case dei colleghi, anche di quelli che frequento pochissimo.

Succede che approfondisco la conoscenza delle persone, vedo gli ambienti adibiti a ufficio: le camerette dei figli, le cucine, i salotti.

Inizia un gioco: di quanti avrei giurato di conoscere i gusti? Quanti ne ho indovinati? Valuto da piccoli particolari tipo i quadri o le cornici scelte per incorniciarli, i pensili della cucina, gli armadi, le librerie.

Accade anche una cosa molto carina: si affacciano i figli, incuriositi dai colleghi dei genitori e mi colpisce che siano ragazzi di tutte le età, li vedo curiosi di noi che parliamo di cose che riportate nella vita familiare diventano “strane”. Chissà che effetto gli facciamo? Forse vedere il lavoro dei genitori entrare in casa ha spiazzato anche loro.

Il paradosso è che proprio ora in isolamento mi capita di approfondire la conoscenza delle persone e di entrare parzialmente nelle loro vite. Strane cose accadono in questo periodo di quarantena…….

Marina C.

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