un po di te

2002 – Mercantour

Redazione

lbaldini

Un po’ di Te  – parte 8


Ottava parte del “resoconto” di percorsi montani effettuati a cavallo del duemila. Giuseppe M., qualche anno fa, aveva raccolto in un libricino le composizioni di Gualtiero e le aveva corredate con le relative foto. Per ogni trekk annuale, viene messa online una pagina.

2002 – Merantour – Trekking delle meraviglie

Pause in trekk

Scruta Lucilla i siti circostanti:
“E’ quello il posto giusto pel fornello!
Forza co’ l’acqua! Aoh, qua semo tanti
e fa’ le cose sola nun è bello!”-

Stefano, intanto, ancor non si ripiglia
dalla lunga e difficile salita:
sta là impalato e aggrotta un po’ le ciglia,
grattandosi il pizzetto con le dita.

Peppe in disparte il cellulare prova,
sperando alfin di ribeccare il campo
e, come fa la chioccia, se la cova,
ma lo distoglie un improvviso lampo.

Malgrado l’aspra e faticosa ascesa,
trilla Antonella garrula e i suoi trilli,
come campane, suonano a distesa
ma – ohimè – l’assale un nugolo di grilli.

Luciano – il capo – toma a esaminare
l’itinerario ancora un’altra volta:
vede il sentier ripido calare,
mentre la nebbia sale ognor più folta.

Elsa non c’è! Ma dove s’è cacciata?
Ecco, la vedo già tutta distesa
sopra una pietra, ampia e levigata:
ripassa a mente i conti della spesa.

Giunti alla fine della dura tappa,
Gualtiero – esausto – lo zaino depone
e, come suole, la pipì gli scappa:
adocchia, lesto, un complice roccione.

Ci coglie Franco in ogni ardita posa,
usando quel suo mostro digitale;
ma un clic azzera poi qualunque cosa,
se qualche foto gli è venuta male.

Chiosa

E’ inutile, Gualtiè, che canti e dichi
che è bella la montagna e chi la fa;
me lo diceva nonna ai tempi antichi:
“chi sta alle casi sue, mejo sta.”

Gualtiero


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